Smashers a Torino: il tuo nuovo smash burger preferito

Alessandro Pistis Pubblicato il 12 Settembre 2025
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Smashers a Torino è quel posto, di recente apertura, di cui non sapevi di aver bisogno. Onestamente non lo sapevamo neanche noi prima di provarlo. Il pensiero intrusivo che mi diceva “ok, l’ennesimo smash in città” non vi nascondo, era presente. Come darmi torto d’altronde, stanno spuntando come i funghi, possiamo dirlo: questo cibo è diventato di moda soprattutto durante l’ultimo anno. Da sconosciuto, soprattutto a Torino, ha conquistato i cuori (ma soprattutto gli stomaci) di tutti noi. Ve la faccio breve, questo non è l’ennesimo smash burger in città e sì, pensavamo di non averne bisogno ma ci sbagliavamo di grosso.

Tre motivi per provare e riprovare Smashers a Torino

1. Lo smash burger classico. Sembrerà banale e scontato, ma è così. Un posto come Smashers se c’è una cosa che deve fare bene è proprio gli smash. Pochi elementi, ma metterli in fila così bene non è scontato e qui ci riescono benissimo. 

2. Quando hai bisogno di una coccola. Sono aperti sia a pranzo che a cena, tutti i giorni, tutte le settimane. A differenza di quel pacco di biscotti nella credenza che, improvvisamente finisce nel momento del bisogno, loro ci sono. 

3. Ok lo smash burger, ma provate anche il resto. Panini, nuggets e anche un dolcino. Senza dirvi troppo il suggerimento è quello di andare a provare anche le altre proposte. Magari portandovi tre o quattro amici, in una volta sola potreste fare incetta di tutto il menù.

Un diner sci-fi nel cuore di Torino

Un locale che prende ispirazione dai vecchi diner americani, ma senza cadere nella trappola del “posticcio”. Qui l’immaginario a stelle e strisce non è un costume, ma un punto di partenza: i classici sgabelli al bancone, la cucina incastonata in quell’involucro d’alluminio che ricorda i diner su ruote, impressi nella memoria collettiva anche di chi non li ha mai vissuti dal vero.

Ma questo spazio non si ferma alla nostalgia. Reinterpreta, trasforma e rende propria l’idea di diner: un’esperienza che guarda al presente e strizza l’occhio al futuro. Un mood futuristico, con atmosfere quasi cyberpunk: neon blu che si accendono sulle superfici metalliche, scritte rosse che tagliano l’ambiente, riflessi d’acciaio ovunque. Il risultato è un posto che fonde memoria e visione, vintage e immaginario sci-fi. Un locale che non imita, ma inventa.

Quindi, la ciccia?

Interessante l’estetica, ma sapete, noi non siamo i tipi che giudicano i libri dalle copertine. Quindi, concentriamoci sul contenuto, o forse, in questo caso, sarebbe più opportuno parlare di “ciccia”.

Ciccia di nome e di fatto. Gli smash, da Smashers, sono fatti bene. Sarebbe inutile cercare di trovare dei difetti in dei panini che, in realtà, non ne hanno. Sono esattamente quello che ti aspetteresti e quello di cui hai bisogno quando addenti uno smash burger. Il bello di questo locale è che, a differenza di altri posti, ha più scelta. Un po’ per mettere tutti d’accordo, un po’ nel caso voleste fare il bis (noi abbiamo voluto…) ordinare un panino diverso dal primo. Il mio preferito è il Fried Onion Burger. Per completezza però vi dico che io ho un evidente problema con le cipolle: datemi un piatto che le contenga e lo ordinerò. Semplice. Nel caso non le amaste particolarmente, beh, io non mi farei scappare il Classic.Menzione d’onore: le patatine. Incredibile come dopo quaranta minuti fossero ancora croccanti come appena servite. Ancora adesso mi chiedo come facciano, o meglio, ma perché§ cavolo non trovo delle patatine così ovunque? Hanno settato un nuovo standard, per quanto mi riguarda.

A Torino da Smashers anche per la qualità

Sembrerà la solita frase da bar, ma da Smashers a Torino la qualità è davvero la base di tutto. Lo vedi dalle piccole cose: le salse, per esempio, si preparano tutte in casa. Una diversa per ogni panino, perché evidentemente, per quanto possiate amare la maionese, non è vero che “sta bene su tutto”. Poi ci sono le bibite, che arrivano solo in bottiglia di vetro. Più buone che in lattina? Forse! Fatto sta che nel vetro è tutto più bello. Inutile girarci intorno, anche l’occhio vuole la sua parte.

Capitolo molto importante: i nuggets. Qui parte un po’ di sano “provincialismo torinese”. L’idea è americana, certo, ma la panatura no, quella è km0. Da Smashers usano i grissini. Sì, proprio loro, quelli che hanno reso famosa la “grissinopoli”. Il risultato sono nuggets che non avete mai provato prima! Alla fine è proprio questo il punto: i piccoli dettagli a convincere che un locale non si uniforma, ma ci sta davvero mettendo qualcosa di più.

Solo a scrivere questo articolo mi è tornata l’acquolina in bocca e non è un modo di dire: sto davvero pensando di chiuderla qui e andare a ordinare un panino. So anche cosa state pensando: che di smash burger ne spuntano dietro ogni angolo e vi siete già convinti di averne provati a sufficienza… Magari vi siete pure stufati. Ma credetemi, Smashers merita la vostra tappa. E se alla fine di questo racconto non vi è venuta voglia di provarlo per la prima volta, onestamente non so cosa altro possa farlo. 🙂

Sono goloso di cibo e di tutto ciò che mi appassiona. Amo le montagne più del mare, viaggio per vivere esperienze che lasciano il segno (e un buon sapore in bocca).

Tutte le immagini sono di © Alessandro Pistis & Smashers 2025

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