Artisti di Milano: Alex Fazzini

Lonnie Holders Pubblicato il 5 Aprile 2019

Moda, Abbigliamento e Stile sono tre cose completamente diverse.

10 domande impellenti per il fotografo street style Alex Fazzini per la nostra rubrica Artisti di Milano

Seguo Alex da un po’ di tempo su instagram e spesso lo vedo per le strade di Milano con la sua grande macchina fotografica. Alex sembra sapere esattamente dove può trovare famosi italiani, fashionisti o modelle durante eventi come la settimana della moda. Anche questa settimana, sarà per le strade di Milano, con la sua macchina fotografica pronta a catturare lo street style del 2019.

Artisti di Milano: Alex Fazzini
Artisti di Milano: Alex Fazzini

Alex, spiegami, la ‘street photography’ è un lavoro o uno ‘lifestyle’?

Un po’ tutti e due in egual misura. Inevitabilmente é un lavoro che ti porta a frequentare un mondo di blogger, commercianti, stylist, modelle, influencer, o comunque persone che per virtù o per fortuna, ne hanno fatto anche un “lifestyle”. Spesso mi ritrovo a bloggare come se fossi un Fashion blogger, cosa che non sono, quando mi accorgo che sto esagerando…mi do una regolata.

Quando e come è iniziato per te?

Onestamente; é nato per necessità. Io arrivo della fotografia di cronaca o comunque da un certo tipo di fotogiornalismo di news, politica ed eventi. Complice la crisi dell’editoria e dei quotidiani, qualche anno fa ho iniziato ad avvicinarmi all’unico settore (a parte banche e ristorazione) che la mia città sembrava offrire in quel periodo. Ovviamente non nascendo come fotografo di moda in studio, ho deciso di iniziare dalla strada, ovvero dall’ambiente che ho potuto conoscere grazie al lavoro precedente sulla cronaca.

Puoi parlarmi di un giorno della tua vita di fotografo durante la settimana della moda a Milano.

La settimana della moda non é proprio la giornata tipo, comunque é abbastanza semplice da descrivere. Indipendentemente dal luogo,  Milano, Parigi, Pitti Firenze, ho degli assignment precisi basati sul calendario. Ad esempio posso avere delle fotografie di backstage la mattina, dove modelli e modelle affrontano trucco e parrucco, poi sfilate in passerella e in seguito momenti di street-style fuori dalle sfilate. Sullo street-style molto dipende dall’assignment. All’ultimo evento di pitti a Firenze il mese scorso, avevo ad esempio la ricerca di soli capi in pelle per degli editoriali. La settimana dopo a Milano ero invece posizionato su marchi specifici indossati dagli ospiti. Tra una sfilata e l’altra ho disposizione circa 30 minuti per eseguire un minimo di post produzione, editing ed effettuare gli invii delle immagini a clienti o redazioni. Quindi, la post produzione si fa sui mezzi pubblici o in auto, visto che almeno a Milano, ogni sfilata è in un punto differente della città.

Artisti di Milano: Alex Fazzini

Milano è un buon posto dove lavorare? O ci sono altre città in cui preferisci lavorare come fotografo?

Milano é sufficiente per iniziare. Poi io ci sono nato, quindi posso giocare qualche carta in più rispetto ad altri fotografi, grazie al network di conoscenze. Certamente punterei o punterò su Londra se dovessi restare nell’ambito dello streetstyle. Sicuramente una città più contaminata da differenti culture, offre stili molto più interessanti.

Di sicuro non sei l’unico, c’è molta competizione o più un sentimento di comunità?

Confermo competizione estrema. Il senso della comunità forse c’era sette o otto anni fa, quando bastava comprare una reflex e tutti erano fotografi. Oggi non è più così. Chi lo fa, lo fa di lavoro, e sa perfettamente con uno scatto angolato meglio, può fare parecchia differenza in termini di vendite sulle piattaforme di acquisto usate dai photoeditor. Personalmente, soprattutto durante le fashion week, la presenza del coltello dietro la schiena da parte del collega, la avverto spesso.

Qual è una delle cose più strane che hai vissuto come fotografo.

Una volta mi hanno rubato la borsa con la macchina fotografica e tutte le lenti. Parliamo di 4/5 mila euro di attrezzatura. Il giorno dopo ricevo una telefonata dove la persona che l’aveva presa mi diceva di essere un ex fotografo, e avendo visto il corredo professionale ha avuto una crisi di coscienza. Gli ho comunque dato 100 euro, quindi diciamo che é stato un sequestro con riscatto.

Sei mai confuso / visto come un paparazzo?

Si, molto spesso. alla sera soprattutto, quando montiamo i flash sulle macchine e frequentiamo alcune feste o eventi mondani. Tra flash e personaggi noti o vip, diciamo che é abbastanza facile confondersi. Tra l’altro massimo rispetto per i paparazzi come professionisti, o fotografi di gossip. Oggi nell’era di Instagram dove tutti  si “paparazzano” aspetti della loro vita, sicuramente possono avere un ruolo giornalisticamente rilevante, nel mostrarci quello che non ci fanno già vedere vip e influencer.

Qual è la tua foto favorita (dalla tua collezione)?

Credo una foto alla modella Teddy Quinlivan dopo una sfilata notturna mi pare di Moschino. Non era un bel momento, al freddo e al gelo con altri due o tre colleghi francesi e americani ad aspettare l’uscita degli ospiti. Poi finito lo show escono le modelle, Teddy Quinlivan improvvisa uno show per i fotografi e inavvertitamente si brucia la giacca in pelle con la sigaretta mentre mi fa la linguaccia. Gli altri fotografi si erano spostati a cercare altro e io ho portato a casa una buona foto. Non é una foto particolarmente interessante esteticamente ma é molto carica di significato. Ricordo che la modella stessa l’aveva postata con parecchie migliaia di like già dopo pochi minuti. Ripresa poi da alcuni giornali americani e inglesi qualche mese dopo, quando Teddy fece outing dicendo di essere un transgender.

Scegli: street-style o fotografia di moda?

Street-style assolutamente. Non mi sono mai ritenuto un fotografo di moda. Facendo questo lavoro capisci ben presto che Moda, Abbigliamento e Stile sono tre cose completamente diverse. A volte combaciano o si sovrappongono, a volte viaggiano a compartimenti stagni, e qui si fa più interessante. Si può avere grande stile con una t-shirt da 10 euro, se contestualizzato in uno scatto interessante. Lo streetstyle per me é certamente un linguaggio ma per le aziende e anche il  modo di vedere i propri capi vivere la vita vera. Moda e abbigliamento mi interessano solo se propedeutici allo stile, almeno per me.

Se io penso di avere un ottimo street-style e vorrei essere fotografato da te come una “star” 😉 in stile street questa Fashion Week, dove dovrei andare a “sfilare”?

In questa fashion week, e ho dato una veloce lettura al calendario, sceglierei la rotonda della Besana per l’architettura e il porticato rialzato, dove é possibile fare in modo semplice riprese dal basso. In alternativa le vie adiacenti via Senato, di fronte allo store di Moschino.


All images © 2018 Pietro Dipace