Cloud9 Villa Sassi – Il Grande Gatsby a due curve dal centro

Gianluca Pubblicato il 4 Novembre 2021

Torino, città in fermento. Difficile che passi una settimana senza una nuova apertura, un nuovo evento, un nuovo locale. Torino è viva, è creativa, è una città che si reinventa, che ridisegna i suoi confini, che prende qualcosa del passato e la trasforma in qualcosa di nuovo. Torino città veloce. Ma se si volesse qualcosa che uscisse un pochino dal succedersi di locali uno a fianco all’altro? Se ci si volesse lasciare alle spalle il rumore e le luci? Se si volesse vivere un’esperienza fuori dall’ordinario, diversa, fatta di qualità, di una disinvolta raffinatezza, qualcosa che in un certo senso suscitasse il fattore “WOW!”, dove si va? Certo, di luoghi a Torino così ce ne sono, non molti, alcuni, ma qualche settimana fa siamo stati in un luogo, che a pensarci sembrava lontano e inarrivabile, ma che in realtà sta lì dietro, a due curve dal centro, con i suoi giardini, con la sua sperimentazione, con la sua storia, con il suo personale fattore “WOW!”, siamo stati da Cloud9, a Villa Sassi.

Cloud9 Villa Sassi
Str. Al Traforo del Pino, 47 | Torino

Giovedì – Sabato| 18 – 02
Domenica | 11 – 20

Prezzo | €€€€

Instragram | Sito

Villa Sassi, tra nobiltà e virtù c’è di mezzo Camillo Benso

“Tra nobiltà e virtù”, cita la sezione “La Storia” sul sito di Villa Sassi, probabilmente un buon riassunto di quello che è veramente il passato di questa location.

I primi dati storici appartengono all’inizio del ‘600, in quegli anni la villa fu di proprietà dell’allora senatore del Piemonte, Gian Giacomo Ferraris, per poi passare, tra matrimoni (intrighi e tradimenti (citando Xena la principessa guerriera)), di mano in mano tra nobili, contesse, cavalieri, con anche un piccolo cameo di Camillo Benso Conte di Cavour che in questa villa par aver infranto un matrimonio con il suo fascino, che fino a oggi completamente ignoravo.

Fattostà che, al di là dell’importanza storica, non serve wikipedia per comprendere a pieno perchè Villa Sassi sia uno dei luoghi più affascinanti della città di Torino. Già solo arrivando e attraversando il giardino, verde, perfetto, che anticipa l’ingresso alla villa, si capisce che qui “non si scherza”. Mettiamoci anche il restyling degli ultimi anni e il quadro è completo. Oggi Villa Sassi aggiunge un tassello di unicità alla sua storia con il neonato Cloud9, american bar dal sapore retrò, ma dalla visione decisamente “avanti”, e domani? Altri progetti e visioni andranno ad arricchire questa location unica nel suo genere.

Cloud9, il grande Gatsby a 10 minuti dal centro

Bene, intro storica alla Piero Angela doverosa FATTA! ora… Cos’è oggi Cloud9 in Villa Sassi? Mi verrebbe da definirla un’esperienza immersiva; il fattore distanza dalla città è già un elemento di distinzione che caratterizza questo luogo, che poi di “distanza” relativa parliamo perchè dista circa 10 minuti da Piazza Vittorio, ma è una distanza che “percepisci” positivamente. Dico immersivo perché, al di là della dimora in sè, il restyling, ti proietta direttamente in una dimensione tutta sua; il blu notte, i particolari in oro, le sedute in velluto, le carte da parati botaniche e floreali, insomma quando entri da Cloud9 ti senti realmente negli anni ‘20 e ti aspetti che da un momento all’altro possa uscire Jay Gatsby, in smoking nero e drink in mano, dalla sala a fianco.

Un susseguirsi di sale comunicanti, che da un lato si apre su una terrazza che affaccia sul giardino e dall’altro si chiude in una sala privata, accessibile solo su prenotazione, al cui centro si trovano degli originali Chesterfield in pelle sui quali vuoi solo affondare con un bicchiere tra le dita. Le stanze, i pavimenti e pure le pareti sono arricchite da “pezzi” di design tra i più celebri, che ulteriormente confermano lo stile unico e fuori dalle righe di Cloud9.

cloud9 villa sassi

Sentirsi a Londra o New York senza passare da Milano.

A chiedere ai ragazzi di Cloud9 cosa vogliono fare tra le mura di Villa Sassi la risposta è chiara: qualità e clima internazionale; questi i concetti che fanno da fil-rouge e collegano il bar e la cucina, passando per il servizio. Da un lato, la cucina, Alessandro Braga, giovane chef con un curriculum da far sbiancare, arrivato alla guida delle cucine del gruppo dopo una “Cannavaciulesca esperienza”, ultima di una serie di cucine di altissimo livello. Dall’altro lato l’head bartender, Roberto Palestini, laureato in chimica e barman per passione che ha girato l’Italia e l’Europa prima di approdare a Torino, proprio da Cloud9, a poter esprimere appieno la sua creatività e passione per questo lavoro.

Due giovani talenti che quando ti parlano sprigionano dedizione per quello che fanno. Al tavolo, e a gestire la sala, Andrea Busca, restaurant manager con esperienza pluriennale in prestigiosi relais francesi e ristoranti stellati.

La nostra esperienza a Cloud9 si concentra soprattutto sulla dualità tra cucina e bar, le due facce della stessa medaglia. La cucina di chef Braga non è solo accompagnamento al drink, è qualcosa di più; aldilà che voi scegliate di godervi la formula dell’aperitivo, una vera e propria cena oppure uno sfizio a fine serata, perché si, qui da Cloud9 potete fare tutte e tre le cose, ogni portata è esperienziale, c’è studio e tecnica, tanto che parlando Alessandro ci spiega di passare più tempo in “laboratorio” che in cucina, qui sperimenta non solo le ricette vere e proprie ma anche le diverse consistenze e presentazioni, sempre nuove, per regalare al cliente una sensazione di stupore già dal momento in cui il piatto gli viene posato sotto gli occhi. Chef Braga ci dice che il suo lavoro è composto perlopiù da tecnica e che lo studio della chimica è fondamentale per valutare ogni azione/reazione del cibo e raggiungere il risultato ricercato, tecnica e chimica che diventano elemento comune con il bar dove anche Roberto, facendo tesoro dei suoi studi , lavora gli spirits come fosse quasi un alchimista.

cloud9 villa sassi

Iniziamo la degustazione provando il Torino-Torino, la risposta super Torinese al più celebre Milano-Torino, affiancato alla proposta di alcuni “sifizi”: partiamo con il vitello tonnato, una “ caramella da “ un sol boccone “ su un cucchiaio dorato, la polenta con baccalà mantecato e la loro versione dell’insalata russa ; proseguiamo con il polpo scottato con crema di patate davanti al quale ha vacillato pure il vegetarianesimo di Monica, a seguire una reinterpretazione del Bao, celebre panino al vapore cinese,  in questo caso fritto con tartare di astice e maionese aromatizzata al wasabi e un pacchero di Gragnano con porcini, burro affumicato e riduzione di rapa rossa.

Siamo degli ingordi, lo sappiamo e non ce ne vergogniamo e per tanto non ci siamo lasciati scappare neanche il giro di carni rosse con il maialino croccante in doppia cottura e il Cappuccino delle Langhe, un particolare sfizio composto da brasato, mousse di patate e nocciole delle langhe, mangiato AL CUCCHIAIO che, insieme al burger di farina di ceci farcito con doppia tipologia di granchio, riassume perfettamente quanto detto in precedenza sul concetto di studio-tecnica-sperimentazione alla base del lavoro della cucina di Cloud9.

Concludiamo la degustazione con un Mexican Penicellin a base di Whisky infuso allo zenzero, tequila, Lagavulin 16 Y.O., sciroppo di miele e limone fresco e a quel punto abbiamo dovuto alzare bandiera bianca!

Si vocifera che nei prossimi progetti di Villa Sassi vi sia l’apertura di un ristorante…. Noi teniamo le orecchie aperte e se dovessimo scoprire qualcosa, ve lo faremo sapere!

Cloud9 apre dal giovedì al sabato dalle 18.00 alle 2.00 con la proposta dedicata all’aperitivo e al dopo cena. Attualmente la carta della cucina prevede anche la possibilità di ordinare alcuni primi e secondi quindi è possibile anche cenare.

Diversa invece la proposta per quanto riguarda la domenica, orario di apertura dalle 11.00 alle 15.00 interamente dedicato al brunch.


All images © 2021 Filippo Racanella

Ti piacciono le foto e vorresti usarle per raccontare il tuo locale? Clicca qui e scopri come funziona!