Siete alla ricerca di una valvola di sfogo per il vostro spirito wild?
Siete stufi dello smog al quale siete costretti per 5gg alla settimana e volete respirare l’aria sopra i 2k Metri (minimo)?
Volete vivere la natura nella sua vera essenza più pura e casta?
Volete mettere alla prova il vostro corpo oltremisura portando voi stessi al limite alla ricerca del Nirvana?
Molto bene…
Smettete di leggere qua e leggete questo articolo dove Monica fatica in bici lungo la penisola manco avesse perso una scommessa.
Qui io e Fabiofacose vi raccontiamo una gita basic, dove si cammina il giusto e si mangia troppo…
Rifugio Melano Casa Canada
Talucco, Frossasco | Torino
Orari | Variabili
Contatto | +39 0121 353160
Prezzo | €€


Premetto che a me la montagna piace, non da sempre, una volta avrei preferito farmi strappare le unghie delle mani pur di non svegliarmi alle 7 per andare a prendere ramate di freddo, forse è proprio per questo che sono particolarmente affezionato al Rifugio Melano Casa Canada, è versatile, se hai voglia di camminare “cammini un po’” e se hai il culo pesante “cammini un po’ meno”, ma puoi stare certo che in qualsiasi caso il tuo percorso terminerà davanti ad una caraffa da litro di barbera.
Il rifugio casa Canada è raggiungibile solamente a piedi, quindi culi pensanti sì, ma con moderazione; l’attacco del sentiero si trova attraversando la pacifica borgata Dairin dove è possibile lasciare la macchina.
Da qui inizia un morbido percorso che prima attraversa un pianoro con un bel panorama sulla vallata e poi si butta all’interno del bosco dove con circa 40 minuti di camminata (se ce ne mettete di più fate veramente schifo) si arriva al rifugio simil-baita Casa Canada.

Wikipedia Cenni Storici
Come mai si chiama Casa Canada? Perché una volta qui il rifugio, quando “mi a l’eru n gagnu” (n.d.a quando ero bambino) era un cubo di cemento e niente di più, ma poi il CAI di Pinerolo ha avuto la geniale Idea di recuperare l’attuale struttura punto d’appoggio della nazionale canadese a Torino durante le olimpiadi del 2006 e farci un luogo dove mangiare, bere e dormire ai piedi della Rocca Sbarua.

Fiatone verso il Freidur powered by Fabiofacose
Se invece siete sì dei montanari del menga che si atteggiano a grandi esperti dell’outdoor, ma non volete comunque darlo troppo a vedere, a poche decine di metri dalla borgata Dairin potete prendere la deviazione che vi porta verso il monte Freidur (1.445 m).
Da qui, in circa 1 ora e 30 minuti, raggiungerete un metallico monumento (dal gusto estetico discutibile) in cima al monte e potrete godervi la vista sulle vallate sottostanti, farvi una partita a carte o fare l’amore ad alta quota, vedete voi, io e Fabiofacose abbiamo giocato a carte. Ho perso.
Se la salita verso il Freidur, fatica fisica a parte, è piuttosto semplice (qui Fabiofacose si è tramutato in FabioFATICAcose), la discesa è sì sicura, poichè non esposta e ben segnalata, ma risulta leggermente impervia a causa di massi che rotolano e cose del genere.
Se vi fate male perché ci salite con le Vans ve lo meritate.


Una gioia (ogni tanto)
Ma dopo i grandi dolori arrivano anche le gioie (maquandomai) e giunti a Casa Canada potrete spararvi il loro bel menù per il pranzo che consiste in un tagliere misto di antipasti (in foto ne vedete pochi perchè siamo arrivati alle tre ed era tutto finito, ma solitamente è più BBBELLOH) e poi una cascata di polenta, polenta concia, spezzatino, salsiccia e formaggi: vino rosso in quantità, dolce, caffè e amari per circa 25euro a capoccia.




Strada del ritorno? Consentito metterci più di 40 min causa tet-a-tet con vino rosso.

Consigli per gli acquisti e varie ed eventuali
- Se avete intenzione di andare nel weekend prenotate cheèmeglio
- Come tutti i rifugi è super dog friendly quindi potete portarvi i vostri cani ma basta che non rompano i coglioni. (noi ci abbiamo visto anche un gatto al guinzaglio giuro)
- Il percorso easy è davvero super easy quindi adatto a famiglie con bimbi piccoli che però, come i cani, non devono rompere i coglioni.
- A Casa Canada è possibile anche fare cena su prenotazione, poi potete tornare a valle oppure richiedere di dormire lì in ampie camerate dove l’odore di piedi regala quel qualcosa in più.
- Vicino al rifugio vi è anche una zona Pic Nic nel caso foste poveri e voleste portarvi sù un panino triste. Mi raccomando, come ovunque in montagna, l’immondizia portatevela via voi, non sporcate o robe simili da schifosi.
- Ultimo ma non ultimo consiglio, dopo pranzo non tergiversate oltre maniera poiché la strada del ritorno va in ombra, diventa umido, fa freddino e la polenta e i formaggi fanno il resto.
Ciao.
All images © 2020 Fabio Rovere