Esiste un posto che da spazio alle idee, dove chiunque diventa parte fondamentale del concept: si chiama DORADO e si trova sul Lungo Dora Firenze, a pochi passi dalla Nuvola Lavazza. Il nome, che deriva appunto dalla Dora, enfatizza il grande progetto di Stratosferica, ovvero quello della valorizzazione del Lungo Dora di Torino. Hanno avuto l’intuizione giusta e sono riusciti a svilupparla, così da rendere Dorado un centro culturale polivalente.
Da terra di nessuno a DORADO
La mission principale di Stratosferica è quella di riqualificare posti semi abbandonati e renderli punti di ritrovo per il quartiere e per la città di Torino. Dorado nasce con lo stesso sesto senso: prima del cambiamento, si trattava di uno spazio trascurato, dove non si vedeva l’interno a causa di vetrine oscurate, serrande abbassate e sporche, senza nessuno che estrasse o uscisse. Si percepiva che dentro era presente un posto sottoutilizzato, un richiamo dall’interno e un grido di aiuto che proveniva dalle pareti. Bastava un container giallo, pannelli espositivi ovunque, una libreria sempre a disposizione e un piccolo bar aperto durante gli eventi. Da terra di nessuno e da un racconto senza morale, si è trasformato in una bellissima storia con mille finali diversi. La skill principale di Dorado è proprio questa: non serve incasellarlo dentro a un preciso scopo, ma cambia il suo aspetto ogni volta che si anima un evento diverso.
Inclusivo, inventivo, inaspettato e urbano
La linea guida di Dorado è diretta e funzionale. È uno spazio inclusivo, infatti vengono accettati anche progetti esterni, in modo tale da far dialogare più realtà e creare una connessione tra esse; Dorado è un posto che traspira creatività, invenzione, un qualcosa che va oltre alle dinamiche normali e scontate, ma si trasforma ogni volta; ieri era una sala da ballo, oggi è una sala cinema, domani sarà un ambiente ideale per fare coworking. Gli spazi con un’unica funzione lasciamoli ai tempi passati, nel presente siamo pronti ad evolverci e a cambiare situazione ogni giorno.
Dorado nasce come punto di partenza per creare una coesione all’interno del quartiere Aurora e come punto di ritrovo per la community. Stratosferica vuole creare una connessione con il quartiere, con l’obiettivo di far interagire più collettività tra loro.
“Meglio una Torino con Dorado che una Torino senza Dorado”
Luca Ballarini, founder di Stratosferica, mi ha detto questa frase durante l’intervista. Può sembrare un’ovvietà, ma resta una verità assoluta. Quando sono entrata per la prima volta dentro Dorado, mi ha colpito la grandezza dello spazio e la dinamicità delle persone. Stratosferica sta svolgendo un buon lavoro per sfruttare al meglio i 600 mq a disposizione.
Dobbiamo essere consapevoli che questi spazi esistono in città e, invece di andare al solito bar e bere il solito spritz annacquato, potremmo andare da Dorado, goderci l’evento di quella serata e respirare a pieni polmoni l’aria nuova e fresca che tira dentro.
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