e/n: l’enoteca naturale con cucina giusta nel cuore di Ticinese

Ludovica Conte Pubblicato il 10 Settembre 2022

Metti le ultime luci di una tiepida giornata milanese. Metti un bellissimo giardino con tavoli in legno grezzo affacciato sulla Basilica di Sant’Eustorgio e mettici poi le persone, quelle giuste. Tutto questo è e/n. L’enoteca naturale che fin dal 2018 si fa portavoce della cultura dei vini naturali adesso vuole estendere le sue divulgazioni anche alla gastronomia. Con ricette che parlano di tradizioni e di contaminazioni, ed esaltano ancora di più le caratteristiche e la personalità di questa cucina.

Tutto qui è genuino, dalle materie prime al fattore umano. E se fino a qualche mese fa si andava – me compresa – da enoteca naturale sapendo di poter scoprire vini nuovi e farsi incantare dalle storie che gravitavano loro intorno potendo scegliere con sicurezza tra i piatti alla carta e le proposte per l’aperitivo, adesso la musica cambia e ci regala in quattro giri una melodia ancora nuova!

Da enoteca naturale sono arrivati quattro giri di piatti giusti… e naturali!

Approcciandovi alla tavola di enoteca naturale scoprirete che niente è lasciato al caso. Sarete accompagnati con estrema cura dall’inizio alla fine e, sempre con estrema cura, coinvolti. A coinvolgervi saranno i sorrisi dei ragazzi in sala, la loro disponibilità nell’aiutarvi a scegliere quale vino sia il più adatto per voi (e anche qualora vi proponessero qualcosa che ancora non conoscete voi fidatevi, nella stragrande maggioranza dei casi è veramente una bomba!) e le loro storie circa ogni idea e ogni ingrediente dietro ai piatti che di lì a poco andrete ad assaggiare.
Ed è proprio dei piatti che vi voglio parlare!

Adesso c’è Gianmaria Errico a raccontare la filosofia della cucina che ruota attorno alle enormi dispense di vini naturali che caratterizzano il locale, e lo fa in un modo completamente nuovo e personale. Un menù “in quattro giri” o meglio, di quattro portate, che ha una vita di circa due settimane prima di rinnovarsi nuovamente. Un concetto che a pensarci bene è in pieno stile “naturale”. Così come il vino infatti, anche il cibo è materia viva e vivente, e come tale muta, si trasforma, senza però snaturarsi mai del tutto. Dunque il segreto di Gianmaria sta tutto qui. Nel giocare con gli alimenti e giocandoci essere fluido. Ed ecco che senza rendervene conto vi ritroverete immersi tra i sapori classici di un galletto allevato al mais tenerissimo che richiama la cucina francese, e le contaminazioni orientali come l’animella impanata nel panko e la sua salsa al limone fermentato. E poi ancora, tra rivisitazioni contemporanee e interpretazioni divertenti e stimolanti come il minestrone freddo con granita all’aneto. (Un ottimo spunto per tutti gli erbivori – ma anche solo appassionati di cucina vegetale come la sottoscritta – che vogliono godersi il minestrone anche d’estate!)

La musica giusta si balla in due

Un vero e proprio viaggio quindi quello da enoteca naturale. Di quelli che sei felicissimo di iniziare, ma che vorresti non finissero mai. Per tutta la durata della cena i piatti e i vini si accompagnano gli uni con gli altri in quella che sembra proprio essere una sequenza di passi di danza, durante la quale nessuno dei due prevarica l’altro ma piuttosto diventano complementari. Senza dubbio l’evoluzione di enoteca naturale di cui non potevamo fare a meno. Quello che da sempre è stato un ottimo spazio per scambiarsi idee ed esperienze attraverso il cibo adesso ci parla anche di parità e democrazia, scardinando quella che ci è sempre sembrata la necessità di dover definire ed etichettare tutto, compreso ciò che mangiamo e beviamo.

Da enoteca naturale vale tutto. Ciò che conta però è sempre l’etica che sta dietro la scelta delle materie prime, da quelle commestibili a quelle liquide nel calice o in bottiglia. Perciò se volete un consiglio spassionato: andateci e tornateci più volte. Ogni volta sarà un viaggio del tutto diverso ma sempre emozionante!

food designer

Tutte le immagini sono di © Carolina Isella 2022

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