Se dico 1893 – siete tutti d’accordo – a Genova sto parlando di cose uniche, eterne ed irripetibili. È nata la prima squadra di calcio italiana, il Genoa, ed ha aperto i battenti lo storico negozio Ghiglino… insomma una ventata di stile inglese ha travolto la città, con tutta la sua eleganza, e scusate se siamo ancora qui a spiegarvelo!
Ghiglino 1893 §
Uomo: Via XX Settembre 26-28r
010 580473
Loft 1893
Donna: Via D. Fiasella 19/A
010 543303
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Lu | 15.30 – 19.30
Ma – Ve | 10.30 – 19.30
Sa | 10.30 – 13 & 15 – 19.30
Prezzo 50 – 500€
Nato come rivenditore di tessuti pregiati provenienti da oltre Manica, Ghiglino vanta una tradizione gloriosa tramandata ad oggi mantenendo il suo inconfondibile stile distinto e di pregio, affiancato da costante ricerca di marchi innovativi italiani ed internazionali.
E così i punti vendita sono due, a pochi metri di distanza l’uno dall’altro: la sede storica di Via XX Settembre, dislocata su tre piani, è completamente dedicata all’uomo e al ragazzo, mentre il Loft dal sapore newyorkese ospita esclusivamente capi ed accessori femminili. Ad occuparsi di tutto sono la quarta e la quinta generazione, una formazione al femminile: Elena ed Anna, le cugine, e Alba e Paola, le zie! Elena mi guida alla scoperta del meraviglioso mondo di Ghiglino, che si distingue anche e soprattutto per la produzione propria di camicie, maglioni e cappotti, ed è bellissimo notare come lei incarni perfettamente lo stile attuale del brand. Saliamo su per le scale del Loft, l’aria è inebriata dal profumo ufficiale, con la sua piacevole nota di fico, e in sottofondo amami o faccio un casino di Coez.
Lezioni di stile
Senza dubbio lo stile di Ghiglino è riconosciuto come uno stile classico, senza tempo, che si nota per la qualità, scelto generalmente da persone che ricoprono posizioni lavorative e sociali di rilievo e che non desiderano certo attirare l’attenzione con un abbigliamento in alcun modo sopra le righe. Uno stile che permette di sentirsi all’altezza della situazione sempre, pulito e senza fronzoli.
Beh, tutto vero: ma oggi Ghiglino offre di più ed è proprio la quinta generazione a renderlo possibile. Infatti allo stile classico si affianca quello moderno, caratterizzato sempre da linee pulite ed alta qualità, ma in chiave contemporanea, quindi dando spazio ad una ricerca di brand emergenti attenti alla sostenibilità dei materiali e delle lavorazioni, con un occhio alle tendenze del momento, sempre rimanendo fedeli al motto less is more.
Anna è la fashion designer della famiglia e ha affiancato alla produzione classica una linea di abiti da cerimonia in jersey super confortevole dalle stampe multicolor allover, che possono essere creati anche su ordinazione, dando modo di scegliere pattern e modello tra quelli proposti. A questi abiti non vengono abbinati né tacchi né ballerine: ci sono le Furlane Vibi Venezia! Sì proprio le pantofole di velluto, confezionate da artigiani italiani d’eccellenza.
Gli imperdibili
Volendo stilare una selezione dei must-have di Ghiglino, senza dubbio comincio dalle camicie in cotone liberty, elemento distintivo della produzione femminile di Ghiglino; a queste, per par condicio, affiancherei le camicie sartoriali da uomo, create anche su misura, con i bottoni in madreperla, il cotone Thomas Mason e la possibilità di cifrarle a mano. Poi passerei ai maglioni eterni in pura lana cardata Harley of Scotland, sia da bambino che da adulto.
Gli impermeabili traspiranti e leggerissimi di Rains, brand contemporaneo danese che produce anche zaini del medesimo materiale, il tutto in nuance accattivanti (quello argento dev’essere mio!) e caratterizzati da una produzione attentissima all’ecosostenibilità.
Le espadrillas da città di Manebì, giusto compromesso tra una scarpa da passeggio classica ed il mood estivo tipico della suola in corda.
E poi le felpe portoghesi Colorful Standard, dalle linee minimal e le nuance pastello, in cotone organico prelavato; i jeans svedesi DrDenim, interessanti per l’ottimo rapporto qualità-prezzo; le t-shirt francesi di Maison La Biche, a righe e con scritte romantiche ricamate.
Dal 1893 ad oggi è proprio vero: i grandi fanno la storia, gli altri la studiano.
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