Greenway del Lago di Como, la camminata adatta a tutti

Inge de Boer Pubblicato il 13 Giugno 2024

Da quando vivo a Milano, il Lago di Como è sempre stato la mia meta preferita per le gite del weekend. Per il semplice fatto che viaggio solo con i mezzi pubblici, conosco meglio la parte est e le zone intorno a Como. C’è voluto qualche anno prima che conoscessi la Greenway del Lago di Como. Per me è stata una scoperta relativamente recente, ma me ne sono innamorata subito!

Percorreremo le varie tappe di questo percorso insieme e sono convinta che, dopo averle scoperte, anche voi pianificherete prestissimo di fare questa passeggiata attraverso i borghi appena sopra al Lago di Como.

Greenway del Lago di Como, una passeggiata fra i borghi a portata di tutti

Amo le montagne ripide che abbracciano e proteggono il Lago di Como. I denti delle Grigne che si possono vedere dal ramo di Lecco, i punti innevati al nord e le montagne boscose al confine con la Svizzera. Al Lago di Como ci sono tanti sentieri da seguire, ma solo pochi sono adatti davvero a tutti. Nonostante non abbia paura di cimentarmi in percorsi più faticosi ed esperti, a volte prediligo le camminate più tranquille e meno impegnative. Finora, una delle opzioni è stata percorrere una parte del Sentiero del Viandante, che va da Abbadia Lariano a Colico e segue la sponda est del Lario, ma ho scoperto da poco che, ancora più facile e interessante è proprio la Greenway del Lago di Como, passeggiata che parte da Colonno e finisce appena sotto Menaggio.

L’itinerario è di circa 10km, indicato molto bene dalla segnaletica e che percorre per gran parte l’antica Via Regina, una strada ampia in mezzo ai borghi, agli ulivi, con viste stupende e panoramiche sul lago e sui dintorni. In estate, come potrete immaginare, conviene partire presto, sia per il caldo, sia perché potrete permettervi di fare una pausa e qualche tuffo nel lago, visitare qualche museo o una delle ville stupende che incontrerete durante il percorso.

Da Colonno a Griante senza sosta sulla Via Regina

La partenza dell’itinerario, che viene segnalato regolarmente con cartelli per le strade, è a Colonno. Da Milano ci si arriva in treno in circa 40 minuti, si scende alla stazione Como San Giovanni. Qui troverete il collegamento con il pullman C10, che vi porterà a Colonno, il punto di partenza per la Greenway. Nel caso in cui decidiate di arrivare in auto, c’è un parcheggio a pagamento molto vicino all’inizio del percorso.

Come accennavo, la Greenway del Lago i Como è un percorso abbastanza facile, senza troppi dislivelli e su stradine tranquille e spesso ombreggiate. Dopo una brevissima salita, il primo chilometro dell’itinerario si percorre su una stradina asfaltata, ma poco trafficata. Una volta oltrepassata Colonno, il percorso prosegue sulla Vecchia Via Regina. Da qui, le viste sul Triangolo Lariano – la zona tra Como, Bellagio e Lecco – sono stupende e sarà da qui visibile l’unica isola del lago, l’Isola Comacina.

La Via Regina ai tempi dei Romani collegava il porto di Cremona via Milano con Chiavanna, da dove si poteva proseguire verso la Svizzera. In alcune parti, le strade provinciali lungo il lago seguono ancora le tracce di questa antica strada di commercio. In altre parti è diventata una via secondaria o pedonale, ed è proprio in queste ultime che è stata realizzata la Greenway.

Dopo un’ora di camminata arriverete a Ossuccio, un piccolo borgo vicino all’Isola Comacina. Qui si passeggia a pochi metri sopra il lago. Se siete partiti relativamente presto, potrete prendere il battello e visitare l’isola. Il piccolo parco naturale e archeologico, ospita tre villette di artisti, una chiesetta e alcuni resti archeologici. Altro spot interessante che vale la pena visitare sull’isola è l’Antiquarium in Ossuccio.

Una passeggiata scorgendo le ville più conosciute del lago di Como

Una volta lasciato Ossuccio, segue una breve parte pianeggiante, forse la meno spettacolare. Quest’area è occupata per gran parte dal parco che porta a Villa Balbianello. Prima di arrivarci passerete di fronte alla meno conosciuta Villa Balbiano. La villa non è accessibile al pubblico ma percorrendo la Greenway potrete scorgere il suo giardino e il retro di questo bellissimo palazzo del ‘500.

Dopo poco sarete arrivati a Lenno, il paese più “grande” che incontrerete durante il sentiero, e anche quello più conosciuto dai turisti. Qui non perdete il battistero San Giovanni Battista e, se non avete ancora pranzato, vi consiglio di farlo qui, prima di ripartire per l’ultima parte della camminata.

Da Lenno a Griante ci sono gli ultimi 5 km del percorso. Si inizia con una salita verso il Borgo di Mezzegra, dove troverete la Chiesa di Sant’Abbondio, patrono di Como – bellissima – e tanti altri piccoli borghi lungo il lago. Se avete il pranzo il sacco è questo è il momento di godervelo con una vista lago invidiabile!

Per i prossimi chilometri il sentiero rimane più o meno su questo livello, tra giardini stupendi, vicoletti stretti e profumi della natura circostante. Una volta giunti a Tremezzo, tornerete a percorrere il lungo lago, in una zona protetta a fianco alla strada provinciale. Forse il pezzo meno “romantico” della passeggiata, ma approfittatene per qualche tappa golosa – ci ritorniamo dopo – prima finiamo l’itinerario.

Siamo a pochi km dal termine della Greenway dove troviamo Villa Carlotta, una villa voluta dai Clerici di Milano a fine ‘600, ora aperta al pubblico. Il giardino è ammirevole, sopratutto in primavera quando fioriscono le azalee e i rododendri. Sosta preziosa anche per gli amanti dell’arte che possono godersi qui opere di artisti dell’Ottocento come Canova, Thorvaldsen e Hayez.

Le fermate golose durante il Greenway del Lago di Como

Lungo la Greenway del Lago di Como ci sono tanti spot interessanti in cui potersi fermare a pranzare al sacco godendosi natura e panorama. Lungo il lago, a Ossuccio, c’è un’area picnic attrezzata; a Lenno, ma anche presso la Chiesa di Sant’Abbondio, ci sono spot con vista sul lago e su Bellagio.

Non avete il pranzo al sacco? No problem! Troverete diversi posticini in cui assaporare i piatti tipici del lago, come il pesce persico o il missoltini (pesci essiccati, tipici della cucina comasca).

Ve ne lascio qualcuno di interessante:

A Ossuccio – a metà del percorso circa – prova il Bar Ristorante San Giovanni. Un posto easy e sincero, sia nella forma che nel menu, ma con una qualità ottima, porzioni abbondanti e i prezzi giusti.

Il Grifo, vicino a Villa Balbiano, è un’altra sosta valida per pranzare con piatti tipici di lago, come le arborelle in carpione o i paradell, un dolce tipico a base di farina, zucchero, uova e mela.

Per un pranzo semplice ma goloso, provate la Gastronomia Tremezzina a Lenno. Con un’offerta di piatti tipici del posto ma che spazi anche ad altre cucine. Ci sono pochi posti a sedere, ma c’è sempre la possibilità di prendere il pranzo da asporto e mangiarlo in riva al lago.

Non posso vivere senza del buon cibo, un bel libro, una città non troppo grande, una vacanza in montagna e (ovviamente) la mia famiglia.

Tutte le immagini sono di © Roy Bisschops 2024

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