Siamo a Lorenteggio, un quartiere popolare al sud-ovest del centro storico di Milano. Fino alla Seconda Guerra Mondiale, la zona era completamente agricola con diverse cascine e tanti campi. Solo negli anni ‘60 del secolo scorso, sono state costruite le case popolari che, oggigiorno, sono parte integrante della politica del sindaco Sala che vuole rigenerare le periferie problematiche del capoluogo lombardo. E chissà cosa porterà l’arrivo della metro M4 a questo quartiere?

Perché il mercato di Lorenteggio fa parte della guida alla Milano sostenibile?
Come si legge sul sito del mercato di Lorenteggio, lo sottotitolo del mercato è ‘commercio e rigenerazione urbana‘. L’idea è di tornare alla funzione storica di un mercato che funziona come ‘piazza di scambio e sociabilità’. Il mercato rinnovato è pensato proprio come posto dove fare diverse attività che si svolgono tutte attorno al tema del cibo e alla cultura. Dagli aperitivi musicali alla spesa sospesa, dai dibattiti all’acquisto di prodotti a chilometro zero. Come è facile capire, è proprio pensato per includere tutti.
La sostenibilità secondo il mercato di Lorenteggio
La gestione del mercato è quindi concentrata sul ruolo sociale che un mercato potrà avere: non solo un luogo dove gli abitanti del quartiere possono fare la spesa e incontrarsi, ma è anche un punto di riferimento per chi abbia bisogno di (okay, quasi…) aiuto.
Per attrare gli abitanti di Lorenteggio, vengono organizzate regolarmente delle attività per il tempo libero, come laboratori creativi, serate culturali e attività sportive. L’edificio viene quindi sfruttato durante tutta la giornata, una forma di utilizzo sostenibile degli spazi costruiti. Dentro il mercato si trova anche una sorta di repair-cafe (ConservaMi, un’associazione culturale che promuove i concetti di economia circolare e di riduzione della produzione di rifiuti) e viene organizzata la spesa sospesa per dare accesso a prodotti sani anche a chi ha difficolta economiche.


La storia del mercato
Uno dei progetti del Comune di Milano in corso è legato proprio al mercato di Lorenteggio, aperto dal 1954. Come tutti i mercati in città, anche questo era in degrado. Con altri problemi aggiuntivi legati alle difficoltà che si incontrano spesso nei quartieri più popolari. Il riavvio di questo mercato segue quattro strade: oltre a fare la spesa, in questo mercato si può mangiare, assistere ad attività culturali (hanno persino un ‘salotto’ e uno spazio di book exchange) e divertirsi durante un aperitivo o una festa organizzato al mercato.

Nell’ultimo anno ci sono stata due volte, sempre appena prima dell’ora di pranzo. Qui si mangia bene (consiglio di provare la carne di cavallo che il macellaio prepara al momento!), a prezzi onesti e giusti per la zona. È un tipico mercato di zona, un mercato popolare, ed è proprio questo il pubblico a cui si rivolgono i venditori. Qualche turista a parte, ovviamente.



Due mercati con le stesse finalità, ma in zone lontane una dall’altra e con un pubblico diversissimo. Ci sono altri mercati da raccontare. Tenete d’occhio Le Strade di Milano per nuove storie.
Questa attività è inserita all’interno della nostra Guida alla Milano Sostenibile realizzata in collaborazione con il Comune di Milano nell’ambito del progetto Food Wave. Scopri tutti gli altri luoghi sostenibili di Milano qui!
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