Osteria Antiche Sere – Placidamente sabauda nel semi-centro

Gianluca Pubblicato il 17 Ottobre 2020
Osteria Antiche Sere

Manco il Coronato Virus ci ha voluto e dunque rieccoci qua qualche mese dopo, tutti un po’ più mascherati, a leggere (voi) a scrivere (io) la rubrichetta meno letta e meno seguita de “Le strade di Torino”, quella che porta nei vostri candidi cuori Bio-vegani un pò di rossa carne al sangue, qualche satanico ragù e perché no magari qualche sottile e tenera fetta di vitello sacrificato nel nome del santo tonnato.

E per dimenticare la reclusione scampa-virus io e FabioFacose, che manco il virus ha reso meno bono, ci siamo regalati un’intima serata sotto “la Tòpia” dell’Osteria Antiche Sere, la trentennale roccaforte della piemontesità in tavola a Torino.

Osteria Antiche Sere
Via Cenischia 9 | Torino

Lunedì – Sabato| 19.30 – 22.30

Prezzo | €€ – €€€

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Osteria Antiche Sere

Una perla (Osteria) ai porci (Noi)

Di parlare delle Antiche Sere c’avevamo la voglia già da un po’ lo ammettiamo, stavamo aspettando la sera giusta, e avevamo un po’ paura di risultare doppiamente dissacranti, da un lato parlando di un’istituzione trentennale come le Antiche Sere con parole da FAKE critico gastronomico di Voghera (non me ne vogliano gli abitanti di Voghera) e dall’altro di non soddisfare il vostro palato social addicted poiché si, le Antiche Sere sono uno spettacolo ma l’insta-fancy risiede altrove, e ammettetelo che leggete Le strade di Torino solo per sparare quattro foto di un locale nuovo sull’Instagram sperando che qualcuno cominci a offrirvi le cene… D’altronde noi facciamo questo…

Trovare le Antiche Sere non è così semplice (grazie google maps), siamo in zona Cenisia, a molti sconosciuta, e per di più pure nascosti in mezzo ai palazzi, in un appartamento dall’appeal Borghese-sabaudo al piano terra, composto da tre ampie stanze e un cortiletto interno dove lo spirito dell’osteria dà il meglio si sé. Mangiare qui post lockdown, sotto la Topia (googlate grazie , è stata una benedizione (forse immeritata).

Gli influencers non mangiano tomini al verde

Quello che colpisce delle Antiche Sere, appena entrati, è la gentilezza e dolcezza con la quale si è accolti, trattati come uno di famiglia, quasi coccolati, tipo che a casa tua stai peggio, tanto per intenderci. La padrona di casa/oste, Antonella, amorevole, stupenda, adottami grazie.

Qui regna la tradizione, anzi, siamo nel tempio della tradizione, il non plus ultra della barottia-sabaudità-piemontesità (neh).

Il menù è scritto a mano e credo sia reato non partire da un giro di antipasti misti, vitello tonnato, salame crudo, tomini al verde, frittatina alle erbette, peperoni con acciughe, un turbinio di piattini che ti arrivano a destra e a manca, vino sfuso, rosso, immancabile, bicchieri bassi, di carattere, d’obbligo.

I primi, quasi sempre presente una crema o zuppa, tajarin della tradizioni con ragù bianco (per me), gnocchi salsiccia e castelmagno (per fabiofacose), immancabile in lista un risotto.

Osteria Antiche Sere
Osteria Antiche Sere

Grande battaglia quella sera tra il coniglio al vino bianco e la milanese in carpione, vince il coniglio SPAZIALE (nda. Settimana dopo sono tornato per il carpione, serata di merda, non per colpa dell’osteria, ma carpione SPAZIALE-PURE-QUELLO).

Osteria Antiche Sere

E poi i dolci, qui la panna cotta dicono essere la più buona di Torino, dal movimento ondulatorio simil zinna di signorina,  io sono andato sul Bunet perché sono troppo barotto e non resisto, per ora decisamente il migliore di Torino, anche questo.

Dunque, amici cari delle strade Bio-Vegani, gattare incallite, social smaniosi o New urban Bon vivant… Abbandonate le vie del centro una sera e sbattetevi fino alla tanto sconosciuta Cenisia, nessuno vi morde e le strade sono asfaltate come quelle del centro alle quali siete abituati.

Fatevi sto bagno di sabaudità, andate a fare un giro alle Antiche Sere… Lì mangerete bene, lì vi vorranno del bene e con una trentina di euro a testa vi passa la paura. CIAO.


All images © 2020 Fabio Rovere