Piattini. Caffè. Vini. Cosa desiderare di più?

Monica Pianosi Pubblicato il 26 Aprile 2023

Piattini. 9 volte su 10 se mi chiedi cosa vorrei mangiare questa è la risposa che darei. Bere un calice (o due) di vino buonissimo, chiacchierare a un tavolino piccolo, ma non troppo, mangiare qualcosa, ma senza fare veramente cena. Che le volta in cui voglio andare davvero a cena sono rare. Così quando Chiara e Costanzo hanno aperto questo piccolo ritrovo per gli amanti del buon vino e della buona cucina, sapevo che mi ci sarei trovata subito bene. Fin dal nome. E dai loro sorrisi.

3 motivi per andare da Piattini Caffè Vini

  • Per bere un flat white con latte di mandorla che non vi dimenticherete mai più. E io non amo il cappuccino. Ma ehi Costanzo qui mi ha fatto ricredere!
  • Per scoprire il vostro nuovo vino preferito grazi ai consigli di Chiara.
  • Per partecipare a Piattini Canterini. Una volta al mese Piattini si trasforma in dj set. Una serata divertentissima in cui macinare canzoni anni 80 insieme a calici e calici. Perchè ballare fueled by wine si può!

Perchè Piattini? Perchè il Caffè? Perchè il vino?

Costanzo e Chiara hanno le idee chiare fin da subito. Creare un posto semplice e conviviale che unisse le loro due passioni: il vino per Chiara, lo specialty coffee per Costanzo. E creare un posto che unisse la serietà e l’intransigenza nella scelta dei prodotti alla leggerezza e passione di far sentire ogni persona a proprio agio. E così non allontanare nessuno dalla possibilità di bere un buon calice, nè per ragioni economiche, nè perchè ci si approccia a questo mondo per la prima volta. Piattini è così nella loro mente un salotto, un luogo dove il cibo è buono, ma viene servito in maniera conviviale e in cui il mondo del vino si prende in giro. Con le serate karaoke o quelle dei quiz che alleggeriscono l’atmosfera.

Ma il nome ragazzə da dove arriva? E la spiegazione è semplice quanto divertente. Chiara e Costanzo non hanno comprato piatti per il loro locale, ma sono tutti servizi delle nonne o trovati nei mercatini. E sorpresa sorpresa, se avete piatti di cui vorreste liberarvi (ma belli please che io voglio mangiare solo in piatti belli) potete portarli qui!

Cosa si beve e si mangia da Piattini?

Piattini è aperto dal mattino fino a sera e si possono mangiare un sacco di cose sfiziose dal mattino fino a sera!

Colazione
Per la colazione tutti i giorni ci sono le torte fatte in casa, anche vegana. E i biscotti di Cavanna, piccolo biscottificio di Dronero con mulino ad acqua. Ma anche le uova, tutti i giorni, tutte le mattine, strapazzate o al padellino. E il fantastico porridge che amiamo tutti.

Pranzo e aperitivo
Dal pranzo poi ci si diverte davvero. Frittata tutti i giorni e tutto il giorno. E crostoni preparati con il pane Bono davvero del Mercato Centrale e ingredienti selezionati e ricercati. La stracciatella davvero pugliese. Il blu del Moncenisio. Il crostone con le polpette del futuro (aka le polpette di legumi 😉 yeha). Ma anche taglieri misti con formaggi pazzeschi e pane burro acciughe, vitello tonnato, insalata russa, giardiniera… devo continuare?

Brunch
Altro momento super wow della settimana. Solo sabato e la domenica dalle 10 alle 14.30. Anche qui si unisce dolce e salato. Dai Cinnamon buns alla carrot cake, dai mega cookies cicciosi fatti in casa ai pancake, ma anche pane burro e marmellata o pane e cioccolato. Lato salato invece possiamo scegliere French Toast e Croque Madame, uova strapazzate con pancetta e pane tostato, ma anche di nuovo i meravigliosi crostoni. Da bere Bloody Mary con vero succo di pomodoro oppure la kombucha di Wilden Herbals o il sidro di mele POM. E naturalmente il vino, quello che consiglia Chiara.

Il vino
Chiara è particolarmente esperta di vino. Anzi lo ama proprio ed è una fantastica sommelier un po’ eretica. Perchè? Perchè per Chiara il vino è la sua quotidianità. Lavora con il vino. Beve vino. Parla di vino tutti i giorni. Ha scritto una tesi di laurea sul vino, anzi sulle sue etichette e sulla relazione tra l’immagine e il gusto con un focus sulle etichette di vini naturali. Che sono quelli che le piace bere. Vini di piccoli produttori che lavorano in modo molto pulito. Vitigni autoctoni e resistenti. Ma che siano puliti e che si bevano per prima cosa. Il vino per Chiara infatti è un prodotto gastronomico. È fatto per essere bevuto. Se la bottiglia sul tavolo non finisce non ha molto senso. E chi sono io per contraddirla?
Tra l’altro trovate Chiara raccontare della sua filosofia nel vino nel quattordicesimo episodio di Fermento, il podcast di Le strade lanciato in occasione di Wouse.

Lo specialty coffee

Di non meno importanza del vino è il caffè, il mondo e la passione di Costanzo, dove si tratta naturalmente tutti di Specialty coffee. Il mondo degli specialty è un mondo molto simile a quello del vino. Specialty non vuol dire per forza sostenibile. Ma tutti i caffè selezionati da Costanzo sono monorigini e provengono da produttori singoli e il rapporto diretto con i produttori consente di avere un controllo della filiera. Diversi anche i metodi di estrazione: l’espresso che è quello a cui siamo più abituati e che è stato inventato in Italia, il filtro, l’aeropress che è una via di mezzo tra il metodo di infusione del filtro e quello per percolazione. Il mio consiglio è di andare ad assaggiarne un po’ così da iniziare a capire quello che ci piace di più.


All images © 2023 Mirko Mina

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