Prïe di ceramica e salino

Chiara Ardenghi Pubblicato il 20 Aprile 2022

I protagonisti di questa storia sono due: una ladra di pietre e il mare.
La malandrina pentita è Veronica, un sorriso grande sotto la frangetta e gli occhi scintillanti.
Il mare è il nostro, quello di casa, quello di Genova.

Prïe di Veronica Lugaro
Genova

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Tutto è iniziato quando, dopo la laurea in Beni Culturali, Veronica è partita per lavoro raggiungendo Berlino.
Una carriera impegnativa, ma piena di soddisfazioni al seguito di un importante artista.
La scelta di aprire un’agenzia in proprio per gestire diverse personalità nel campo dell’arte e i loro studi. Poi, come per tutti, il Covid… non come per tutti, anche un incidente.

Non tutto viene per nuocere. Il brutto periodo di degenza forzata (questa volta in madre patria) e la vicinanza con il mare danno vita ad un bel progetto: Prïe.

Attraverso una sorta di “ceramica-terapia” Veronica si è rialzata e ha iniziato ad andare nel laboratorio dell’IMFI, all’interno dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto, dove sua zia Marta e la collega Simonetta sono ceramiste esperte e realizzano workshop e progetti di volontariato. Proprio grazie al prezioso aiuto di sua zia Veronica ha potuto concretizzare questo progetto.

Un mare di ricordi da portare sempre con voi

Quando ho visto i gioielli di Veronica da Paccottiglia (articolo qui) in un solo momento ho rivissuto un sacco di emozioni che forse solo chi è nato in riva al mare può capire.

Mi sono rivista a Priaruggia a giocare con i pentolini e le pietre, ho risentito il battere dei sassi grigi per sminuzzare finemente quelli rossi per “fare il sugo”, ho sentito sotto le mani il sale marino che si deposita sulle pietre o mi è tornato in mente quando da piccola mi mettevo i capelli salati in bocca tra i rimproveri di mamma.

Poco più grande mi sono osservata mentre imparavo a far rimbalzare i sassi sulla superficie del mare piatto, mentre scrivevo i nomi dei primi amori sulle pietre e le lanciavo in acqua, mentre cercavo la posizione giusta per sistemare l’asciugamano su quei sassi scomodissimi e incandescenti di Pria… che però amo.

Insomma… per me questa collezione racchiude davvero un mondo di ricordi felici e malinconici che tornano ad ondate ogni volta che la osservo.

Gioielli in ceramica

Abbiamo parlato di ladra pentita, perchè? Veronica ha sempre collezionato pietre, ma ha preferito riprodurre fedelmente i sassolini in ceramica in modo da lasciare quello che spetta al mare e alla natura al proprio posto. Questa scelta restituisce alla spiaggia quello che le appartiene e regala a noi la possibilità di avere pezzi unici, creati a mano da zero, da portare sempre con noi.

Le Prïe sono degli amuleti in ceramica, acciaio inox, colori apiombici e cera d’api e la collezione comprende tre tipologie di orecchini: Prïe grigie, Prïe rosse e Piastrella che fu.
Inutile dire, ormai lo avrete capito, che ne sono innamorata e non saprei scegliere il mio modello preferito.
Veronica in generale consiglia le rosse per chi ha i capelli tendenti al biondo e le grigie per i soggetti mori.
Piastrella che fu è un passepartout, con le sue innumerevoli varianti di colore.

Piastrella che fu simboleggia la metamorfosi ed è in un certo senso metafora della vita di ognuno.
Spesso sono fattori esterni ad influenzare quello che siamo. Allo stesso modo, quelli che oggi sul bagnasciuga, ci sembrano sassi colorati levigati e arrotati delle onde, un tempo erano piastrelle decorative.
Agli occhi di Veronica, questi sono sempre stati i tesori più grandi da scovare sulla spiaggia e, una volta cresciuta, non poteva certo non inserirli nella sua collezione di gioielli!

Attenzione perchè Veronica ha iniziato a produrre anche queste bellissime collane, per tenere vicino al cuore un pezzettino di mare.

Un’altra cosa bella è che, come scrive Veronica, le Prïe sono per tutti, basta avere i buchi alle orecchie e le onde nel cuore.

Dall’argilla, alla ceramica, al mare

Veronica modella argilla bianca e rossa dandole la forma, il più fedele possibile, di un sassolino.
Dopo aver lasciato asciugare la futura pietra si passa il colore e, nel caso di Piastrella che fu, un sottile velo di smalto.
Le nostre Prïe iniziano ad assumere l’aspetto finale e vengono dipinte a mano singolarmente in modo che ognuna risulti diversa dall’altra, proprio come i loro alter ego che riposano sulla riva.

Le Prïe rotolano verso il forno e dopo la cottura Veronica applica la cera d’api come finishing in modo da renderle più resistenti e meno porose.
Le Prïe ora sono pronte per essere montate su orecchini e collane.

Cosa sono le Prïe per voi?

Vi lascio con la descrizione delle Prïe della sua creatrice.
Le Prïe sono:

  • giochi per bambini
  • anti-stress per adolescenti alle prime uscite sentimentali
  • amuleti per expat
  • toccasana per le schiene mature e per la riattivazione della circolazione periferica

Anche per Erika che ha realizzato lo shooting, casa è dove c’è il mare.
E se il mare non può essere accanto allora si può sempre portare con sè.
Ecco cosa sono le Prie per lei:

  • Sono un libro in spiaggia da leggere al tramonto sotto casa.
  • Sono il passeggiare fino al molo per respirare il mare.
  • Sono il viaggio in gozzo fino al faro con il nonno.
  • Sono l’affondare i piedi scalzi sulla riva.

Che se nasci al mare, lo senti dentro.

Per me sono i piedi che scottano correndo verso la riva prima di trovare sollievo sul bagno asciuga quando alla prima onda ti arriva dolorosamente un sasso su un piede. I primi tuffi della stagione, le alghe che ti entrano nel costume e le pietrine che rimangono attaccate ai piedi e riesci ad eliminarle tutte da casa a novembre.

Cosa sono per voi?


All images © 2022 Erika Montefinese & Chiara Ardenghi

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