Una fetta di torta per iniziare bene la settimana o come scusa per fare lunghe chiacchiere con una cara amica. Da Quattro Quarti Torte non serve una scusa per entrare. La torta è l’unica scusa che ti serve.
3 ragioni per andare da Quattro Quarti Torte:
- per sentirsi a casa anche se non ci sei
- per dimenticare una giornata brutta
- per una fetta (o due) di torta buonissima



Quasi quasi mi vergogno di dirlo e non so se faccio bene a farlo. Ma la storia di Quattro Quarti Torte mi fa pensare ad un libro che ho letto durante una vacanza di relax. La trama era un cliché: una ragazza che nello stesso giorno perde sia il suo lavoro che il fidanzato e decide di fare finalmente quello che ha sempre desiderato fare: aprirsi un cupcake café.
Spero di non offendere nessuno e sicuramente non vorrei offendere Elena, proprietaria e chef di Quattro Quarti Torte.
Il girotorta di Quattro Quarti Torte di Milano
Il concetto di Quattro Quarti Torte è molto semplice, ma nessun’altro lo ha mai realizzato. Almeno non che io sappia. Ogni giorno si sfornano diverse torte, per ora soprattutto torte dolci. Anche se l’offerta di torte salate sta crescendo. Quando entri nel locale, attirato probabilmente dal buon profumo che esce fuori o dall’atmosfera calda creata, puoi scegliere una fetta di una delle torte che in quel giorno sono state sfornate.
Ma non si limita però solo alla vendita di fette di torta. Volendo, puoi anche comporre una tua torta, mettendo insieme fette diverse per portarti via una torta di diversi gusti. E’ molto carino se vuoi un’alternativa ai ‘soliti’ pasticcini. O se hai difficoltà a scegliere.


Fai da te
Elena mi ha raccontato che la passione per i dolci l’ha sempre avuta. E oltre ad aprire questo bellissimo locale, dove i colori ed i materiali usati veicolano proprio un’atmosfera di relax, ha deciso di organizzare anche dei corsi. In una serata Elena ti insegna come fare, per esempio, la cheesecake o i brownies.
Con ingredienti selezionati da piccoli produttori, con colori e sapori veri, ti prepari una torta che poi puoi anche portarti a casa. Non pensare di arrivare al livello di Elena, ma almeno puoi dire di averci provato.
E poi c’è sempre la scusa di tornare.


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