Da Ullallà ci sono andata in pieno clima natalizio. Non so chi tra me e Kristina stesse passando la giornata più lunga e faticosa. Il 23 Dicembre è il giorno delle corse per gli ultimi regali, per finire le valigie prima di partire e per girare freneticamente come trottole. Ecco, in tutto questo, io con la penna in tasca e Kristina con la macchina fotografica in braccio, ci siamo trovate davanti ad uno di quei posti che sembrano aver visto tutta la storia del mondo. Un negozio di quelli che hanno gli ingressi piccoli, gli interni infiniti, le vetrine piene come i negozi di giocattoli e le insegne che sbucano dal muro a penzoloni, come su un’altalena. E siamo entrate.
Ullallà – il negozio
Via Sant’Ottavio, 8 | Torino
Lun | Ven: 9:30-19:00, Sab-Dom: 15:00-19:00
Non è il solito negozio di casalinghi
O forse sì? Ci siamo fiondate all’interno aspettandoci un negozio futuristico che, come si legge online, offre la possibilità di pagare in bitcoin. All’apparenza Ullallà è invece quello che sembra: un negozio di casalinghi, un outlet di curiosità, due stanze di scaffali dove trovare l’impossibile. Se sfuggissero alcuni dettagli si potrebbe dire che nel mix non ci sia alcuna connessione a parte la meraviglia di vedere così tanti oggetti riuniti sotto uno stesso tetto, come succede in tanti negozi di casalinghi.
I prodotti che si possono trovare da Ullallà hanno però una regola: favorire il made in Italy. In questa cornice, Roberto, il titolare, ci ha raccontato la sua idea. Ullallà si impegna infatti a piccoli passi ad essere smart, più nel senso di “al passo con il mondo” che innovativo, offrendo tutta una serie di servizi che non ci si aspetta in un negozio di questa categoria, dalla raccolta pile al Wi-Fi.
Bitcoin a Torino? Siamo proprio sicuri?
Prima di Ullallà c’era 85 Cent Quality Store, ma l’idea era già nata. Roberto ha deciso circa 4 anni fa di iniziare ad offrire il servizio di pagamento tramite bitcoin. I suoi racconti trasmettono passione ed esperienza, a partire dall’inizio, quando la faccenda del bitcoin non era nulla di positivo, ma lui ci vedeva qualcos’altro. La criptovaluta aveva la fama di essere la moneta del deep web, regina di tutte quelle transazioni via internet non tracciabili che scatenano molti timori, ma oggi le cose sono diverse. Chi parla di bitcoin parla di novità e cerca il progresso. Le transazioni dal web al reale sono semplici ed immediate: tramite un QR Code si scansiona lo “scontrino” via smartphone e l’importo viene trasferito al commerciante in poco più di un click. Il sistema alle spalle è sicuro ed è sulla falsa riga dei classici pagamenti via POS per carte e bancomat, ma ciò che crea timori ad oggi è il fattore commissioni che per ora non sono affatto basse. “Stiamo valutando anche altre criptovalute come Ethereum”.
Briciole di cripto-rivoluzione
“A quanto ci risulta Ullallà è tra i primi negozi che permettono di pagare in bitcoin in Italia, ma” – continua Roberto – “è solo una delle cose che offriamo ai nostri clienti: fuori c’è la ciotola per i cani, la pompa per gonfiare le biciclette, quando entri puoi connetterti liberamente al Wi-fi, ci sono moltissime varietà di prodotti a prezzi convenienti e più di due terzi sono prodotti in Italia.” Ullalà non è solo un nome che fa fantasticare, ma un luogo dove tante piccole attenzioni puntano a fare di un pezzo di Torino un angolo di mondo fuori dall’ordinarietà.
E voi cosa ne pensate? Conoscete altri posti che permettono di pagare in bitcoin?
Qui sotto vi lascio un paio di articoli riguardo la situazione del bitcoin in Italia da cui trarre moltissime ispirazioni. Buona ricerca!
- Mappe del Bitcoin: i negozi che li accettano e la diffusione delle transazioni
- ATM Bitcoin a Torino
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