33 Giri Listening Bar: vinili e piattini a Borgo Pio

Chiara Giambartolomei Pubblicato il 16 Aprile 2025
33 Giri_Roma

Un giradischi, tanti vinili, candele e luci soffuse, composizioni di fiori sempre freschi, piattini curati e buonissimi in un posto che sa di casa: spero di avervi incuriosito abbastanza, e che mi seguiate fino alla fine nella storia di oggi, perché vi parlerò di una delle belle novità di quest’anno nel panorama romano, che no non è il Giubileo, ma un posticino delizioso e aperto da pochissimo in zona Borgo Pio: 33 Giri Listening Bar.

Il luogo e la sua storia

Siamo in Via del Falco, a due passi da San Pietro e dal biondo Tevere (due dei punti cardinali di Roma), zona che, nonostante tutto, resiste all’assalto dei turisti e conserva ancora quell’anima di quartiere che tanto amo; dove ci si saluta per strada perché ci si riconosce e dove molte attività commerciali sono di famiglia e hanno il sapore di un tempo. E infatti, proprio di una storia che ruota intorno a una famiglia parliamo, in questo caso delle sorelle Mercuri – Andrea, Michela e Federica – giovani, sveglie e molto appassionate, cresciute qui e che qui hanno deciso di concretizzare la loro creatività in attività di successo.

Andrea è in parte protagonista in questa storia: ve ne abbiamo già parlato qui con la sua Edicola Erno, progetto diventato ormai luogo di riferimento per artisti e brand emergenti, e anche in questo caso il suo occhio attento è stato fondamentale.

È successo infatti, che un locale del quartiere si stava liberando e lei, intravedendone il potenziale, ha colto l’occasione mettendosi in moto e chiamando la più piccola delle sorelle con un out-out “o torni a Roma e lo prendi tu, o lo prendo io”. Ecco qui che c’è un primo allineamento astrale, perché Federica insieme a Carlo, il suo ragazzo, erano proprio in cerca di un cambio vita e decidono quindi di lanciarsi e rilevarlo, trasformandolo nel posto che unisce le loro passioni: 33 Giri: design, musica e buon cibo.

da 33 Giri design e musica…

Design. La ristrutturazione di 33 Giri è stata curata tutta da loro con scelte stilistiche ben precise: toni chiari alle pareti, ma con boiserie in legno scuro (dell’800 presa e restaurata da loro!), il bancone è quello originale ma trattato poi con resina chiara, così da renderlo importante ma non prevalente nell’ambiente; e ancora tavolini pensati unendo strutture in acciaio con piani specchiati, sedute in acciaio, panche lungo tutte le parete sempre in legno in continuità con la boiserie. Il tutto arricchito dalle composizioni di fiori magnifiche di Ammano Fiori, piatti in alluminio, candele e candelabri letteralmente ovunque, che con questi arredi danno una luce particolare all’ambiente, rendendolo casa.

Musica. Il nome è uno spoiler e si ispira alla passione di Carlo per i vinili. Ed è proprio lui, già produttore e dj, che durante i suoi viaggi all’estero nota il format del listening bar e decide di riproporlo qui. Un format originale e abbastanza innovativo, perlomeno a Roma, in cui lui gestisce la parte musicale e artistica, sia suonando che coinvolgendo altri artisti.

… e buon cibo con tanti piattini da condividere!

Quindi, alla musica ci pensa Carlo con i suoi vinili, al design e al network ci pensano le sorelle Mercuri con il loro gusto e la loro passione, e al cibo? Ci pensa Alessandro Alberico con l’aiuto del sous-chef Andrea, dulcis in fundo di questo gruppo spaziale!

Anche qui c’è stato un altro allineamento astrale: Alessandro, dopo varie esperienze romane significative (vedi Latta e Barred, per fare due esempi), era in procinto di cambiare vita e andare all’estero, ma viene intercettato dalle sorelle Mercuri che gli raccontano il progetto e decide quindi di restare. E menomale direi, perché il cibo qui è proprio la ciliegina sulla torta.

Il menù è composto da alcune proposte fisse e altre che cambiano spesso in base alla stagionalità e a ciò che offre quotidianamente il vicino Mercato Trionfale. Tra quello che abbiamo provato menzione speciale ai toast, io da amante/malata ho dovuto provare tutte e tre le versioni proposte; il classico prosciutto e formaggio, il vegetariano con misticanza e formaggio, e lo special con porchetta e salsa verde: spaziali e davvero non saprei dire qual è la combo migliore!

Poi ci sono piatti semplici ma con abbinamenti particolari come la tartare di orata con emulsione di leche e ravanelli (buonissima e bilanciata), o il sashimi di ricciola (ciao proprio), ma Alessandro riesce a rendere anche una semplice insalata pazzesca grazie alle sue rivisitazioni: tipo quella di radicchio con emulsione di miso e nocciole, o misticanza noci e pompelmo. Infine non mancano alcune proposte dolci, tra cui la crema catalana (perfetta!) e il cremoso al cioccolato con olio al peperoncino. Tutte proposte perfette da condividere.

Vi ho convinto?

Ho parlato troppo lo so, ma quando trovo posti così ci tengo a condividere ciò che me ne ha fatta innamorare, in questo caso di 33 Giri: oltre ad essere un posto delizioso è un luogo in cui la gestione è familiare e “locale”, fatta di persone cresciute qui che amano questo quartiere. Stare qui è un sentirsi a casa, fuori da casa.

Potrei continuare a raccontare ma basta così, tutto il resto ve lo lascio scoprire di persona.

Architetto/Urbanista, romana e molto innamorata di Roma. Ferma mai, silenziosa poco, curiosa tanto. Osservo e cammino con la testa all'insù sbirciando nei posti e nella vita degli altri.

Tutte le immagini sono di © Chiara Giambartolomei Giada Spera 2025

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