La Rocca di Arignano: il castello punk del Monferrato

Monica Pianosi Pubblicato il 1 Ottobre 2022
Rocca-Di-Arignano

Ho scoperto la Rocca di Arignano esattamente un anno fa. Ero appena diventata freelance. Ero in partenza per Francoforte. Era un momento super travagliato. Eppure alla Rocca ho passato una meravigliosa mattinata con Elsa, immersa nella preparazione di una lasagna vegetale. Ci sono poi tornata in primavera per una cena e una degustazione di sakè, in una delle poche giornate fredde di maggio; sarà che la Rocca mi richiama quel sentimento bellissimo che è la malinconia. E ci abbiamo fatto notte insieme ad Arianna. Era quindi decisamente arrivato il momento di raccontarvela!

Rocca di Arignano
Via Gino Lisa, 16 | Arignano (TO)
Do – Ma | 10 – 17
Me – Gio | 10 – 21
Ve – Sa | 10 – 22.30
Sito | Facebook | Instagram

La Rocca di Arignano: il Monferrato e la sua storia

Arignano è un piccolo borgo arroccato sulle colline che dopo Chieri guardano al Monferrato. La Rocca, appunto, è posizionata nella parte più alta, il nucleo medievale ed era ed è un punto di riferimento per il territorio. Raro esempio di architettura gotica militare nell’area del Monferrato fu costruita come castello difensivo nell’XI secolo. Diventa residenziale intorno al XIII secolo, quando la parte basamentale dei bastioni viene integrata con l’erezione di un palazzo centrale, che non sarà mai completato a causa delle incursioni prima di Federico Barbarossa e poi del mercenario Facino Cane, che espugnò la Rocca. Dopodiché l’edificio rimarrà abbandonato fino al 2016, anno in cui sono iniziati i lavori di recupero. Tutte le stratificazioni sono perfettamente visibili, grazie all’attento lavoro della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio del Piemonte. L’edificio si compone di sei livelli, tutti collegati attraverso lo scalone elicoidale che culmina sulla terrazza panoramica e da cui si accede alla sommità dell’unica torre ancora visibile che si trova a 30 metri di altezza rispetto al giardino sottostante.

La Rocca è visitabile il venerdì e il sabato dalle 11 alle 12. Potete richiedere informazioni al numero +39 011 4031511.

Nelle giornate limpide lo sguardo dalle terrazze panoramiche si perde tra le colline del Monferrato da un lato e sulla Basilica di Superga dall’altra che suggerisce che al di là della collina torinese, si sviluppa la città. Tutto intorno, la cornice è quella delle Alpi.

Una degustazione di sakè alla Rocca

Perchè la Rocca di Arignano potrebbe sembrare un castello medievale arroccato sulla sua collina, ma in realtà è una location super punk e noi ne abbiamo le prove. Abbiamo infatti partecipato a una cena guidata da Chicca Vancini, alla scoperta della storia e degli abbinamenti di questa bevanda, che io (ma anche Arianna leggermente più ferrata di me) conoscevo davvero pochissimo. Una cena che proponeva un abbinamento di 5 piatti ad altrettanti sakè, ideati a quattro mani dall’executive chef Fabio Sgrò e da Chicca Vancini. Partendo dalla storia per arrivare a capirne le caratteristiche, le tipologie, i metodi di produzione guidati da Chicca, conoscendo storie e falsi miti che ancora oggi ruotano intorno al mondo del sakè.

Un motivo in più per partecipare agli eventi della Rocca e alle degustazioni di Chicca? Eccola!
Lo vedete quando ci si diverte?

Il Ristorante della Rocca di Arignano e gli eventi

La cucina della Rocca è ispirato ai concetti semplici del cibo buono e di qualità, di filiera corta e stagionale, di eccellenza, ma con attenzione alla tradizione e all’innovazione. In cucina l’executive chef Fabio Sgrò, con la consulenza continua dello chef di Guido Ristorante, Ugo Alciati. A partire dal 1 ottobre 2022 il nuovo Executive Chef Lorenzo Careggio, un passato nei ristoranti stellati di Niko Romito e del Carignano, proseguirà il lavoro con la sua idea di cucina semplice, immediata e senza sovrastrutture. Noi siamo curiose di tornare a provarla!

La scuola di cucina della Rocca: la Cuoca Insolita

La cucina della Rocca è il luogo che ci accoglie all’ingresso. Si sale lo scalone, si apre una porticina piccola e qui si apre un’immensa vetrata che non dà sull’esterno, ma mostra i bellissimi tavoli per cucinare, i fuochi e le postazioni di lavoro per i corsi. Questo è il campo di Elsa, la Cuoca Insolita, che con tutta la dolcezza che una persona possa incarnare riesce a incantarci nella preparazioni di ricette che sono, come dice il nome, insolite. Elsa è infatti diabetica e ha dovuto imparare a cucinare ricette che non la facessero stare male, anzi che la nutrissero con gusto! E posso dirlo? Ci è riuscita benissimo! Noi avevamo preparato delle lasagne con ragù vegetale di granulare di soia, qualcosa che raramente io utilizzo in cucina perché non lo amo particolarmente. Ecco, le sue lasagne si erano rivelate davvero pazzesche!

Oltre a questa attenzione specifica, la cucina della Cuoca Insolita è ispirata ad alcuni capisaldi, che non sono solo teoria, ma la pratica di ogni giorno: stagionalità, tradizione, territorio, ritorno alla terra, circolarità, genuinità, salute e benessere.

Tenete d’occhio il calendario degli eventi per scoprire i prossimi corsi di cucina: lo trovate qui!

Un bellissimo e incredibile tuffo fuori dallo spazio e dal tempo che mi sento di consigliare davvero a tutti!


All images @ 2022 Arianna Cristiano

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