The Flat – #slowlifecolletta

Carola Pisano Pubblicato il 12 Agosto 2021

Questa storia inizia i primi di giugno di quest’anno.
In un momento di noia scorro un po’ di storie su IG e vengo colpita da un post ricondiviso da un vecchio compagno del liceo: una porta azzurra incorniciata di bianco, due alberelli e una ragazza che legge seduta su un paio di gradini; sopra la scritta, in un elegante font, “The Flat”.
Colpo di fulmine! Vado subito a sbirciare di cosa si tratta. Scopro così il borgo di Colletta di Castelbianco e il nuovissimo progetto di Ilaria e Fabiola! (si lo ammetto,  non conoscevo Colletta, anche se vivo in Liguria da 33 anni!)

The Flat
Via Ciassa de S.Lusia, 1, Colletta di Castelbianco (SV)

theflatcastelbianco@gmail.com

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Il borgo

Colletta di Castelbianco è una frazione di Castelbianco nell’entroterra di Albenga, sorge a metà tra il mare e i monti del Piemonte. 
A fine ‘800 fu colpita da un forte terremoto e con la fuga di metà Novecento verso le città rimase completamente abbandonata.
Fun Fact: negli anni ’80 l’unico residente era il signor Fiorenzo che per indicare che la sua casa era abitata affisse un cartello con su scritto: “casa abitata”. 

Solo all’inizio degli anni ’90 una società immobiliare comprò tutto il borgo con la finalità di renderlo una meta turistica. Così, sotto la direzione dell’architetto genovese Giancarlo de Carlo, che ne curò il restauro conservativo, rifiorì a nuova vita. 

Nel restauro urbanistico De Carlo mantenne i volumi originali utilizzando materiali e tecniche tradizionali: le facciate in pietra, l’utilizzo della cornice bianca intorno alle finestre e i serramenti in legno colorati. 
Per rendere appetibile il progetto fu costruita una piscina e l’intero villaggio fu cablato con fibre ottiche, divenendo così il primo borgo telematico d’Italia. 

#slowlifecolletta

Ad oggi rimane solo una casa che non è stata venduta all’impresa che acquistò tutto il borgo: quella di Ilaria e Fabiola.
Fu acquistata negli anni ’50 da loro zio per 15mila lire e poi ereditata dal loro papà, il quale, molto legato alla sua terra e lungimirante, decise di mantenerne la proprietà, per questo è l’unica famiglia originaria rimasta nel borgo. 
Da quest’anno le due sorelle hanno deciso di affittare la loro meravigliosa “casa con radici” dando vita al progetto: The Flat.

Ilaria e Fabiola sono nate a Veravo, vicino a Colletta. Prese però dalle loro nuove vite in città – Ilaria a Genova e Fabiola a Milano – negli ultimi anni sono tornate a casa sporadicamente durante i weekend, senza però fermarsi ad apprezzare la vita lenta della campagna. 
Per motivi familiari, ad un certo punto, sono dovute tornare anticipando quello che il Covid ha poi imposto a tutti: lo smart working o la Dad. 
Hanno così riscoperto la bellezza della vita lenta, scandita dalla posizione del sole, la bellezza di poter lavorare in mezzo alla natura, il poter passeggiare in mezzo ad un bosco tra una lezione universitaria e l’altra, riscoprendo la bellezza della loro terra.  

Non esiste una data precisa di nascita del loro progetto: tutto è scaturito dalle facce esterrefatte degli amici e conoscenti quando raccontavano delle loro origini mostrando le foto del borgo.
E’ nata così l’idea di aprire la loro seconda casa a tutti, rendendola una meravigliosa casa vacanze!
Ascoltando questa storia mi sono detta che dovevo assolutamente passare un weekend a Colletta.

Welcome!

Trovare The Flat è molto facile, è la prima casa che si incontra entrando nel borgo, facilmente riconoscibile da una porticina azzura incorniciata da due alberelli in vaso.

Appena varcata la soglia rimango decisamente colpita: ad accoglierci un grande spazio luminoso, arredato alla perfezione! 
I materiali naturali e la luce del borgo sono i protagonisti della stanza principale della casa. 

Salta subito all’occhio la struttura circolare dietro al divano. Un’elegante tenda che circonda il letto rimanda, in chiave moderna, alle alcove rinascimentali.
(Da buon futuro architetto Ilaria ha firmato gli interni della stanza principale con il nome del suo nuovo progetto personale Altomare – @al_to_ma_re)

Tutta la casa è cosparsa di piante. Con i consigli dei ragazzi di Goji Design (trovi qui l’articolo su di loro) hanno progettato un angolo idroponica dove poter coltivare le piante in acqua e argilla espansa.

In ogni stanza sono presenti finestre che regalano una meravigliosa vista sul borgo e sulla valle (avendo girato un po’ per le stradine del borgo, e avendo sbirciato qua e la, mi permetto di dire che The Flat ha la vista più bella del paese!)
Tutto ciò rende la casa estremamente rilassante e accogliente.

Due piccole note di merito:
1) se vi fermate per almeno 3 notti le ragazze vi faranno trovare un’abbondante cassetta di verdura del loro orto (posso testimoniare sulla bontà, ma la gola è arrivata prima che il cervello si ricordasse di fare una foto!)
2) sono ammessi i nostri amici a quattro zampe!

L’oliveto

A pochi passi dalla casa, proprio dietro alla chiesetta di Santa Lusia, le sorelle hanno recuperato un vecchio oliveto su fasce, utilizzando le tecniche che nel tempo hanno visto utilizzare dal nonno.
Questo spazio è pensato come un luogo di ricongiungimento con la natura, dove potersi rilassare, fare yoga, leggere, lavorare al computer (se necessario) o fare un semplice pic nic. 

L’idea del pic nic nasce da un ricordo d’infanzia, quando durante la stagione di raccolta delle olive le sorelle si fermavano a mangiare sui prati. In casa, in cucina, troverete un cesto con tutto l’occorrente per poter fare una merenda in mezzo alla natura.

The Flat non è solo una casa in affitto, ma un progetto in continua crescita dove Ilaria e Fabiola accolgono vecchi e futuri amici. Dove poter condividere storie e raccontarsi a vicenda. Dove poter trasmettere la passione per le loro origini e valorizzare il territorio. 

Alcune info pratiche:
– 1 letto matrioniale + 1 divano letto singolo
– minimo 2 notti

Per un’esperienza ancora più immersiva potete assaporare i prodotti locali acquistandoli da U Buteghin in Via Pennavaire 152 a Castelbianco.
Per la colazione e l’aperitivo vi consiglio Scola Bar nella piazzetta di Colletta.
Per un pranzo o una cena fuori vi consiglio a Castelbianco il Ristorante Scola e il Ristorante Gin, entrambi molto buoni, quest’ultimo anche con opzioni vegetariane e vegane.

Nei dintorni è possibile fare arrampicata, mountain bike e passeggiate nel verde.
Dista dal mare circa 15/20 min (Albenga/Alassio/Laigueglia).


All images © 2021 Carola Pisano e The Flat