Muro Osteria Contemporanea: un ponte tra cucina, arte e rigenerazione urbana a Torino

Nell’arsura di un giorno qualsiasi di questo giugno torrido a Torino ci siamo ritrovati nei pressi di Muro Osteria Contemporanea, così ci siamo entrati. Varcata la soglia sulla sinistra c’è il bancone. Uno sfondo a specchio e una scritta a pennarello chiede, come una voce fuori campo e in stampatello maiuscolo: “SEI FELICE?”. Non lo so Muro, non sappiamo come ci sentiamo oggi, sicuramente abbiamo caldo e siamo un po’ stanchi. Eppure dopo un po’ di tempo trascorso nel locale, al fresco e al riparo dalla città rumorosa ci accorgiamo che il nostro umore è cambiato. Un po’ sarà stato complice il gioco scanzonato di trovare i soldatini minuscoli che da Muro sono nascosti dappertutto e nei posti più insoliti (come ad esempio il soffitto), un po’ è sicuramente grazie alla musica che passa nella loro playlist, un po’ l’atmosfera distesa e leggera che si respira qui dentro.


Muro Osteria Contemporanea a Torino, crocevia di tante cose
Ma quindi cos’è Muro? Un’osteria, un bar, un luogo d’incontro. Nasce all’interno del Museo Ettore Fico e nel complesso quartiere di Barriera di Milano. Il suo motto è “tutto comincia quando un Muro smette di essere percepito come Barriera”. E infatti, perfettamente su questa linea d’onda, l’osteria è un luogo di contaminazioni culturali, artistiche e sociali; un luogo di incontro tra cucina, arte e design. Le menti giovani che stanno dietro le quinte di questo progetto ambizioso e vitale hanno scelto Barriera come casa perché credono in questo quartiere e perché desiderano essere parte attiva del cambiamento. E sarà forse prematuro dirlo, ma noi abbiamo respirato un po’ di questa energia in questo posto. C’è voglia di fare e di muoversi e c’è la possibilità di essere contagiati.
E poi il cibo è buono e ha prezzi democratici.



Muro: cucina democratica, sapori e prezzi onesti
La filosofia culinaria di Muro è quella del comfort food: piatti italiani, materie prime locali selezionate da una filiera cortissima, spesso dell’interland torinese, e prezzi contenuti, con l’ambizione di garantire qualità accessibile. La cucina di Muro fonde tradizione e sperimentazione. Tra le proposte più apprezzate: stick di panella con mayo al prezzemolo, battuta di fassona tonnata con limone candito, porro fondente alla cacio & pepe e baccalà fritto con crema di ceci. Ma il menu cambia spesso, seguendo la disponibilità degli ingredienti e l’energia del momento. Nei menu di pranzo e cena compaiono anche tanti altri piatti, che però cambiano spesso e che fanno venire voglia di tornare spesso in questo bellissimo spazio delimitato da idee e non da muri.
I prezzi accessibili (antipasti tra 5 e 10 euro, primi sotto i 14, secondi fino a 18) rendono chiaro l’intento: la qualità non deve essere un privilegio, ma un diritto quotidiano. A completare l’esperienza c’è una carta dei vini leggera e frizzante, curata con attenzione, ma senza snobismi.





Dietro ogni muro, una porta
“Ogni muro è una porta“, racconta Matteo Borgnino, oste e mente del progetto, già noto per Luogo Divino e Mara dei Boschi. Con lui, un gruppo di giovani professionisti provenienti da ristorazione, design e arte ha scelto Barriera non come cornice, ma come punto di partenza. Il quartiere, nato come borgo operaio e oggi in piena transizione, diventa così teatro di una nuova narrazione urbana. MURO è parte attiva di una rete che coinvolge imprese, pubblica amministrazione e cittadinanza per costruire una nuova immagine di Barriera di Milano. Più che un’apertura gastronomica, è una dichiarazione di intenti: dimostrare che la ristorazione può essere anche un gesto urbano, capace di aprire spazi, visioni e possibilità.
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