La Merenda Reale: la stessa golosità dal Settecento ad oggi
Alcuni dicono che la merenda è uno spuntino adatto solo ai bambini. Ma noi vogliamo rivendicare che questa è una bugia! Lo sapete, ad esempio, quanto era importante tra i reali e gli aristocratici di secoli fa? Tanto. Tanto che proprio nel Settecento a Torino nasce una merenda fortemente codificata, la cosiddetta merenda reale: un rituale goloso, mondano e importantissimo. Una tradizione che nasce per calmare la ‘fame’ dei nobili della corte sabauda e che sopravvive ancora oggi, permettendoci di viaggiare nel tempo e di conoscere la radice dei gusti e delle abitudini della nostra città.
Quindi mettetevi comodi perché noi siamo pronti ad essere il vostro Virgilio di questo incredibile viaggio al terzo cerchio dell’inferno: quello dei golosi!!
Che cos’è la Merenda Reale
Ma cos’è precisamente la merenda reale? La merenda reale è una merenda dolce che consiste in una bevanda calda servita insieme a una selezione precisa di dolcetti e biscottini (questi ultimi detti bagnati perché rigorosamente da intingere).
Altra cosa importante da sapere è che la merenda reale segue da sempre dei rigidi protocolli che però nel corso del tempo subiscono alcune variazioni. Ad esempio, nel Settecento è protagonista la cioccolata calda, mentre nell’Ottocento il suo posto viene preso dal famoso bicerin.
Quella che alcuni locali storici ancora oggi propongono è un’esperienza leggermente rivisitata per ripercorrere un pezzo di storia di questa affascinante città. Nel format odierno, per esempio, molte volte è possibile scegliere liberamente tra bicerin o cioccolata calda, e la selezione dei biscotti è stata aggiornata in modo da raggruppare sia alcuni biscotti storici della tradizione sette-ottocentesca sia prodotti tipici del territorio (anche se più moderni, come ad esempio i nocciolini di Chivasso).
Abbiamo selezionato otto posti per voi dove provare il buono dell’eredità piemontese e addentrarsi nell’anima regale di Torino. Allora cominciamo.
Ecco i caffè storici a Torino che offrono la Merenda Reale
Caffè – Gelateria Pepino
Piazza Carignano, 8 | Torino
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Nata come gelateria napoletana e conosciuta da tutti per il Pinguino – il primo gelato da passeggio su stecco prodotto nel mondo – è oggi uno dei caffè storici della città. Si affaccia su una tra le piazze più affascinanti di Torino: la nostra amata, calda piazza Carignano.
La merenda reale di Pepino segue la tradizione e consiste delle tre stisse raccolte nel bicerin e delle due portate caratteristiche: la prima di bagnati (ovvero i biscotti da intingere) e la seconda di dolcetti al cioccolato. Il totale sarà fatto di due alzatine dove, nella prima sarà possibile trovare: il garibaldino (ovvero un biscotto farcito con uvetta e marmellata), il savoiardo (uno dei biscotti più antichi della storia), il foré, la pasta di meliga, il torcetto e la meringa. Mentre nella seconda: il bacio di dama, il gianduiotto, il cri cri e i nocciolini. Tra le due non mancherà poi una fetta di pane con burro. I fuori regione si staranno chiedendo a questo punto cos’è la stissa. Per cui sveliamo il segreto: è piemontese e se volessimo tradurlo potremmo dire che significa “goccia”. “Na stissa”, ovvero un pochino, un goccio, proprio perché nel bicerin c’è un assaggio, e quindi un goccio, di tre bevande diverse (la cioccolata calda, il caffè e la schiuma di latte). Sì, è una cosa molto piemontese.
Caffè Fiorio
Via Po, 8/C / Torino
Altro caffè storico della città è senz’altro Fiorio, tanto importante per la storia di Torino che esiste addirittura una pagina wikipedia dedicata. Costruito nel 1780 (ma ci pensate che è lì da oltre due secoli?!), si trova nella centralissima via Po. Storicamente è stato ritrovo dei nobili all’epoca della restaurazione e, in seguito, dei maggiori intellettuali e politici del Risorgimento.
Anche caffè Fiorio segue la tradizione con scrupolosità e organizza la merenda reale ispirandosi all’Ottocento. Per questo viene inizialmente servito il bicerin con la prima portata di bagnati fatta di: un anicino, un savoiardo, un bacio di dama, un brutto, ma buono, una sfoglietta, una melighetta e un garibaldino. A metà consumazione, passa la stissa, ovvero un piccolo bicchierino con l’ingrediente più gradito tra i tre che compongono il bicerin insieme a una piccola fetta di pane e burro. E per finire l’ultima portata: fatta di nocciolini di Chivasso, due cri-cri e un gianduiotto.
Caffè Elena
Piazza Vittorio Veneto, 5 | Torino
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Di questa lista un caffè che di certo non passa inosservato è il Caffè Elena. Un po’ bar, un po’ salotto, anche lui si posiziona in un punto strategico della città: piazza Vittorio. E anche qui è impossibile non respirare un pezzo di storia di Torino: si vocifera fosse uno dei bar preferiti di Cesare Pavese.
La loro versione della merenda reale prevede il bicerin con panna, accompagnato da una selezione di biscotti che precisamente sono: i bicciolani (ovvero biscotti speziati con pepe e cannella), i garibaldi (pasta sfoglia con confettura di albicocche e uva passa nel moscato), il crumiro con cioccolato, baci di dama, pasta di meliga, chivassotti, pane e burro e gianduiotti Avidano (una cioccolateria di Chieri).
Caffè Platti
Corso Vittorio Emanuele II, 72 | Torino
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Situato all’angolo tra corso Vittorio Emanuele II e corso Re Umberto, il caffè Platti rappresenta insieme agli altri citati l’ennesimo punto fermo della nostra città. Non è un caso che dal 2003 fa parte dell’associazione dei locali storici d’Italia. Inutile dire che anche in questo caso abbiamo una pagina wikipedia.
Il caffè nasce in realtà come liquoreria nel 1870, la liquoreria “Principe Umberto”, poi rilevata dai fratelli Platti cinque anni dopo. Da questo momento in poi, diventa un’istituzione torinese, culla della tradizione e della cultura del Piemonte. Entrando ci siamo chiesti “ma se io fossi un turista e capitassi qui dentro, come mi sentirei?”. Impossibile non rimanere attoniti di fronte a tanta eleganza.
La loro versione della merenda reale prevede cioccolata calda a base di cacao fondente e latte e un pochino di zucchero oppure il bicerin, fatto con caffè, cioccolata calda e crema di latte. Il tutto ovviamente accompagnato dai bagnati: savoiardi, tegola, meliga, e bacio di dama.
In aggiunta abbiamo anche nocciole ricoperte di cioccolata fondente, i nocciolini di Chivasso e una selezione di mignon che andavano molto ai tempi delle prime merende reali. Questi ultimi sono tipici sabaudi e cosiddetti proprio per la piccola dimensione che serviva affinché le dame non dovessero aprire eccessivamente le labbra per mangiare. Per concludere: il biciulàn, che al caffè Platti si trova come prodotto di croissanteria. Si tratta di una sfoglia alla francese molto burrosa con un po’ di marmellata all’interno.
Gerla 1927
Corso Vittorio Emanuele II, 88 | Torino
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L’ultimo (ma non per importanza) dei caffé storici in cui poter assaggiare la merenda reale è il caffè Gerla. Collocato in Corso Vittorio Emanuele II, all’altezza del monumento al Re Umberto I di Savoia, il caffè nasce nel 1927 e diventa una pasticceria di successo negli anni Cinquanta, con l’avvento dei fratelli Gerla. Nonostante le diverse diramazioni e l’abbandono dell’attività da parte della famiglia Gerla oggi porta ancora questo nome, ma soprattutto la stessa qualità artigianale, guadagnandosi senza dubbio un posto tra le migliori pasticcerie della città.
Da Gerla è possibile scegliere se ordinare la merenda reale settecentesca o ottocentesca. Noi abbiamo provato quella ottocentesca con bicerin accompagnato da: due krumiri al cacao, conchiglie a base di burro e marmellata di albicocche, brut ma bun, lingue di gatto, ringo (metà cacao e metà cioccolata al latte farcito di fondente) e paste di meliga.
La merenda reale nelle residenze sabaude
Ma la merenda reale, tra il XVIII e XIV secolo, si diffonde non solo tra i caffè storici di Torino: anche e soprattutto all’interno delle residenze reali. Per questo motivo in questa lista abbiamo pensato non potessero mancare: il Castello di Rivoli, La Reggia di Venaria e il Caffè Reale.
Castello di Rivoli
Piazzale Mafalda di Savoia, 2 | Rivoli
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Patrimonio dell’Umanità per l’Unesco, nonché una delle residenze sabaude in Piemonte, il Castello di Rivoli si trova non appena fuori dalla città (dista circa 15 km). Nasce con origini di roccaforte e successivamente viene trasformato in accogliente luogo di svago e piacere, in cui nascevano i principi dei Savoia. Oggi è Museo di Arte Contemporanea.
Inutile dire che una merenda reale in un castello è senz’altro suggestiva. Tanto di più sapendo della cura nella ricostruzione storica che gli appartiene e che comincia dalla selezione delle tazze. La merenda reale proposta dal castello di Rivoli segue più che altro la tradizione Settecentesca, che vuole la cioccolata calda come bevanda principale. Qui viene fatta come al tempo e quindi esclusivamente con polvere di cacao e acqua. Ad accompagnare e addolcire gli umori è la meliga, il bacio di dama, il torcetto e il garibaldi (un biscotto di burro e zucchero). La seconda portata prevede dei diablottini di cioccolato, i più antichi cioccolatini al mondo. Secondo la tradizione furono inventati proprio a Torino verso la fine del Seicento e furono i primi cioccolatini consumati e amati dai Savoia, perchè Torino in quell’epoca era diventata la prima produttrice di cioccolato in Europa. Grazie ai Savoia i diablottini si diffusero e divennero molto amati nelle maggiori corti europee.
Caffè Reale
Piazzetta Reale, 1 | Torino
Il caffè Reale, come suggerisce il nome, è il caffè che si trova all’interno di Palazzo Reale, fulcro vivo delle residenze sabaude. Ma non solo, perché Palazzo Reale fu anche il primo palazzo reale d’Italia.
La loro versione di merenda reale prevede la cioccolata calda secondo la tradizione settecentesca (cacao amaro e acqua) accompagnata dai bagnati – il savoiardo, il novarese, l’anicino – e i biscotti secchi – brutto ma buono, sfogliatelle, meringa, torcetti, bacio di dama -. Per concludere: cioccolato fondente al 70% e torrone. La merenda fatta qui dovrà farsi spazio tra il desiderio irrefrenabile e costante di guardarsi intorno e in su. Le armadiature del ‘700 circondano la saletta del caffè e conservano ancora al loro interno le porcellane pregiate e gli argenti dei reali savoia.
Caffetteria degli Argenti | Reggia di Venaria Reale
Piazza della Repubblica, 4 | Venaria Reale
Ultima residenza sabauda dei dintorni di Torino che abbiamo selezionato per questa guida è la Reggia di Venaria, un maestoso complesso barocco nato come luogo in cui recarsi per la caccia e il piacere quando subentrava il desiderio di allontanarsi dalla città. La vita della corte sabauda, infatti, trascorreva tra piaceri e divertimenti nei maestosi palazzi che circondavano la città.
Protagonisti della loro merenda reale sono: una cioccolata calda fatta di soli cioccolato fondente e acqua (quindi senza latte), una selezione di bagnati proveniente da una pasticceria locale di Venaria – savoiardo, krumiro, bacio di dama, torcetto e un biscotto alle nocciole – e un cadeaux di biscottini o cioccolatini.
La merenda reale è anche un ottimo regalo da fare per le feste ma non solo. Semplice e suggestivo. Vi basterà chiamare il locale che preferite e chiedere informazioni su come procedere all’acquisto del coupon.
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