Quando si tratta di girare tra le colline delle Langhe sono sempre la prima a partire. Soprattutto quando le giornate iniziano ad allungarsi e ogni scusa è buona per prendere aria in mezzo alle vigne. Anche se ci sono 40 gradi. Anche se c’è afa. Anche se “il vino rosso d’estate no perchè ti sale subito alla testa”. E invece no, qua si corre a gambe levate, sfidando ogni previsione meteorologica funesta. Perchè le Langhe sono così, come quel pezzo di focaccia che ti aspetta dietro il bancone del panettiere… impossibile resistere! E in un pomeriggio torrido ho trovato ristoro in un posto incantevole.
Azienda Agricola Mauro Molino
Frazione Annunziata Gancia 111A |La Morra
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Le ragioni per cui andare da Mauro Molino:
- La posizione: uno spot privilegiato, circondato da tutti i luoghi canonici di questo versante collinare.
- La sala degustazione: inaugurata da pochiiiiissimo, ha indubbiamente uno dei panorami migliori che io abbia visto negli ultimi tempi.
- L’accoglienza: Sara che, insieme a Matteo e Martina Molino, vi accoglie nella loro azienda, è stata una perfetta padrona di casa.
La storia e il legame con l’Emilia Romagna
La storia che sto per raccontarvi ha radici piuttosto giovani, perchè non tutte le cantine delle Langhe (per fortuna) hanno secoli e infinite generazioni alle spalle. Vi racconto allora di Mauro che, finiti gli studi di Enologia ad Alba e il servizio militare (erano altri tempi!), ha avuto l’opportunità di praticare la sua professione in Emilia Romagna. Nei 5 anni trascorsi qui matura l’esperienza e formazione necessaria per la sua professione. Ma in cuor suo le Langhe hanno sempre avuto un posto speciale, a tal punto da ritornare nelle sue terre dopo la morte del padre. Qui, nel 1979, inizia un lavoro ben difficile: la ristrutturazione dei vigneti e della cantina di famiglia. Da allora il percorso è stato tutto in salita, a partire dalla produzione del primo Barolo del Vigneto Conca nel 1982. Un susseguirsi di passione, lavoro e tanta dedizione hanno portato l’azienda ad essere quella che è oggi. Al fianco di Mauro nel frattempo si sono uniti anche i due figli Matteo e Martina che, con grande orgoglio del padre, hanno ereditato la passione di famiglia, portando una bella dose di innovazione. Ma parlando di innovazione, la storia non finisce qui!
L’innovazione che parte dalla cantine a arriva alle etichette
Non c’è miglior modo di stare al passo coi tempi se non dedicarsi alla sostenibilità ambientale e alla comunicazione aziendale. Queste sono le due principali caratteristiche che contraddistinguono i due fratelli Molino. Con ormai circa 20 ettari di terreni e un’azienda ben consolidata anche nel panorama internazionale, la famiglia Molino decide nel 2018 di iniziare a dare una ventata di novità mettendo in gioco le nuove etichette. Ma questa è solo una parte delle innovazioni! Infatti recentemente è stato acquistato dall’azienda un uovo di cemento, che serve principalmente per la fase di macerazione. Insomma… esperimenti in corso!! Ma la più grande e recente novità sta invece nella cantina vera e propria. Il 23 aprile è stata virtualmente inaugurata la nuova sala degustazione. Una sala lineare e moderna il cui punto di forza sono indubbiamente le ampissime vetrate. Un panorama con uno spettro visivo davvero impressionante! Accomodarsi in questa sala a degustare i loro vini è davvero un’esperienza da provare, anche perché sembra realmente di essere immersi nelle vigne, anche se si è all’interno e al fresco. Senza poi dimenticare che uno dei vigneti, Bricco Luciani, è esattamente al di sotto della sala degustazione.
E come non nominare poi la terrazza sovrastante. Un vero 360° su tutta la vallata tra La Morra e Castiglione Falletto (Cedro del Libano incluso!).
Dal Dolcetto al Barolo
Con Sara abbiamo fatto una vera e propria escalation nella degustazione, partendo dal Langhe DOC Dolcetto 2019. Un Dolcetto che affina solo in acciaio, morbido, con un colore davvero vigoroso. Abbiamo proseguito con una Barbera che mi ha davvero stupito (anche se Sara mi aveva già anticipato qualcosa). Stiamo parlando della Barbera d’Alba DOC LeGattere® 2018 che ha espresso tutta la sua complessità nelle note fruttate che emana. Una Barbera versatile che si può facilmente accostare a diversi piatti. Ovviamente non ho potuto fare a meno di portarne una a casa!
Subito dopo abbiamo iniziato la scalata verso il Barolo, iniziando dal Barolo DOCG del 2017, frutto del blend di 3 vigneti tra l’Annunziata, Berri e Perno. Un Barolo intenso, persistente ed elegante. Non poteva mancare il Barolo DOCG Bricco Luciani 2017 (ricordate quello sotto la sala degustazione?). Un vitigno sabbioso, ventilato, con un’esposizione ottimale. Queste caratteristiche si riconoscono poi ne vino, nelle sue note floreali e fruttate, molto armoniose. Andando avanti sempre sul Baroli ecco il Barolo DOCG La Serra 2017, molto speziato e complesso… devo dire uno dei miei preferiti della cantina. Ho avuto anche il piacere di degustare con Sara un piacevole extra: un Barolo DOCG Conca del 2001 che fa affinamento in barrique, ricco e davvero performante data l’età! Beh che dire, non ci sono parole! Dovete solo andare a trovarli…
All images © 2021 Denise Di Santo
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