Latte: l’intimo consapevole e moderno

Maria Chiara Pubblicato il 9 Aprile 2022

Sonia Benassi e Giorgia Ferrais sono le fondatrici di LATTE The Label, un brand giovanissimo di intimo conscious che promette di farci star comode senza dover necessariamente indossare pizzi e merletti. E io, anche solo per questo, lo amo già. Appena hanno lanciato la loro capsule, solo qualche mese fa, ho preso un paio di cose perché mi sembrava esattamente la tipologia di intimo che mi avrebbe reso felice. Ed eccomi qui, dopo qualche settimana di prove che mi trovo a scrivere di LATTE e della sua semplicità.

Vi racconto un pò di cose, leggete qua!

LATTE The label

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Latte: profumo di eternità

Avete presente gli slip di una volta, quelli in 100% cotone, bellissimi e morbidissimi, che si trovavano nelle mercerie o nei negozi di quartiere? quelli bianchi con cuciture morbide, meravigliosamente semplici. Probabilmente quelli che nonna ci avrebbe aggiunto al corredo insieme a lenzuola di lino e porcellane. Esattamente quel tipo di cose che porti con te per tutta la vita. Ecco, aprire un pacchettino di LATTE fa proprio quell’effetto lì: di eternità. Hai la sensazione di avere tra le mani qualcosa che non segue le tendenze e che non si appiglia all’unica idea di sensualità che sembra esserci stata insegnata.

La capsule di LATTE, fatta di due slip e due top, è un ritorno alle cose belle che ci siamo dimenticate. Portare nel futuro tutto quello che il passato ci ha dato di buono, mi sono piaciuti un sacco i loro prodotti, non si era capito ve?

Comodo è bello

Dimenticatevi gli elastici che tirano o i maledetti ferretti (ok io ho pochissimo seno quindi rientro nella categoria di chi potrebbe uscire anche senza e di comfort in tal senso non voglio parlare banalmente perché NON NE SO NULLA). L’intimo LATTE abbraccia ogni tipo di corpo, un pò come fosse una seconda pelle. 

La vestibilità dei modelli è ampia, essendo il tessuto molto morbido, ma per trovare la taglia giusta c’è la size chart con tutte le indicazioni: prendi un metro e ritagliati qualche minuto per misurarti e per essere sicura di scegliere bene.

A oggi i pezzi della capsule sono quattro:

La COCONUT bralette è il già il mio bra preferito: basic ma bello, con scollo lineare e spalline regolabili. È molto carino anche sotto una camicia aperta o semplicemente come top.

ALMOND triangle ha invece uno scollo triangolare e il gancio regolabile sul retro permette di trovare la giusta vestibilità.

OAT culotte è il primo dei due pezzi “for booty” della capsule: una culotte molto avvolgente, a vita alta, morbidissima! Ne ho relegato un paio ad un’amica e ho fatto un figurone.

Il SOY slip, infine, puoi portarlo come vuoi: che sia a vita alta o più bassa non importa, sembra sempre che tu stia indossando seta praticamente. È più sgambato ed è l’alternativa alla culotte (anche se un pezzo non esclude l’altro!).

Sostenibilità

“Sarebbe impossibile definirci completamente sostenibili, in quanto creiamo nuovi prodotti. Tutto ciò che facciamo, però, lo facciamo con un occhio attento nei confronti dell’ambiente e delle persone, sforzandoci di ridurre al minimo il nostro impatto negativo sul pianeta.” Cit.

Potrebbe sembrare banale, ma non mi piace dare per scontato le cose e statement come questi ci parlano di una presa di coscienza importante che tanti brand dovrebbero avere prima di iniziare a lavorare. È importante rendersi conto di questo proprio per studiare una produzione più etica e meno impattante possibile.

Tutto, in LATTE, dalla creazione del tessuto al suo confezionamento, avviene interamente in Italia. In particolare i capi sono confezionati in una piccola azienda a conduzione familiare in provincia di Bergamo e la fibra viene lavorata in una storica Tessitura della provincia di Torino. Anche tutti gli altri materiali impiegati (accessori, packaging, cartoline…) sono Made in Italy. Inoltre, la scelta di produrre piccole quantità aiuta nella riduzione degli sprechi.

Il tessuto utilizzato è la fibra di bamboo (certificata OEKO-TEX e FSC), particolarmente adatto a stare a diretto contatto con la pelle, essendo anche naturalmente antibatterico. Ha un’elevata capacità di assorbire i liquidi e previene arrossamenti e irritazioni quindi è perfetto per le pelli sensibili (trust me, la mia pelle si irrita per qualsiasi cosa e il bamboo è un fiero alleato).

Come ogni filato naturale, anche la fibra di bamboo può presentare alcune imperfezioni che Sonia e Giorgia hanno deciso di non scartare per evitare sprechi e per ricordarci che la diversità non è un difetto 🙂

Passando alla spedizione, l’imballaggio è in cartone riciclato (e non c’è plastica) e l’involucro nel quale è racchiusa la biancheria è in cotone quindi facilmente riutilizzabile come dust bag per i weekendini fuori città.
Infine una nota sul prezzo, anzi meglio, sulla trasparenza. Sul sito troverete uno scontrino che mette insieme tutte le spese che vanno affrontate nella produzione di uno slip, con note e dettagli.
Dalla materia prima a tutte le lavorazioni, passando per gli accessori e il packaging, il marketing, la comunicazione e la burocrazia. Questo è molto utile per capire che quello che stai comprando va molto oltre una lingerie e che i costi a cui la moda veloce ci ha abituati non sono sostenibili per gli esseri umani e per il nostro pianeta.

Infine un consiglio personale: tutto quello che compriamo ha un impatto più o meno grande. Il meglio che possiamo fare è cercare di scegliere consapevolmente e quindi di ridurlo. Cerchiamo di comprare cose che, come i completi di LATTE, possano durare nel tempo e possano rappresentarci per più anni possibile. Scegliamo cose che ci rispettino e che rispettino gli altri e trattiamole con cura e con amore (lavare delicatamente!). Il primo passo verso un mondo più pulito e più giusto.

Dopo che hai trovato l’intimo consapevole, stai cercando i migliori brand di costumi da bagno sostenibili? Li trovi qui!


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