Borgo Nuovo a Torino: tra cortili e giardini

Monica Pianosi Pubblicato il 16 Febbraio 2022
borgo nuovo torino

Tra tutti i quartieri di Torino, Borgo Nuovo a Torino è forse quello meno conosciuto come nome, ma più esplorato come strade. Borgo Nuovo è infatti quel crocicchio di strade e di case stretto tra via Roma e il fiume, corso Vittorio e via Maria Vittoria. Regolare e ortogonale come le migliori zone del centro di Torino esprime tutta la sua personalità tramite le sue botteghe e le sue attività.

uMi piace pensare che questa sia il cuore dell’artigianato di qualità di Torino e dei Torinesi. È qui che possiamo venire a restaurare le sedie della nonna per dargli una nuova forma, o a comprare anelli e gioielli, scoprire e innamorarsi di un nuovo vestito, ma anche gustare i biscotti al cioccolato e fior di sale e un nuovo vino naturale. Tempo fa l’avevamo soprannominata BoNo e ci sarebbe piaciuto che questo nome prendesse piede e trasformasse Borgo Nuovo nel nostro distretto del design. Forse è ancora presto, ma noi iniziamo l’esplorazione!

Questo articolo è stato realizzato insieme ai ragazzi del corso di Fotografia dello IED Torino


Sono più due le arterie principali di questo quartiere: via Mazzini che tutta la attraversa e via dei Mille dove sorgono tante delle nostre botteghe amiche. Ma anche via Maria Vittoria e quell’isolato in cui trovare alcuni tra i nostri ristoranti preferiti. Ma via Fratelli Calandra vorrai mica dimenticarla no?

Iniziamo la nostra esplorazione con i ragazzi dello IED di Torino dalla piazza del Conservatorio dove ho passato innumerevoli pomeriggi e preso incredibili multe in gioventù quando parcheggiavo il motorino proprio qui in piazza senza sapere che non si potesse fare. La piazza al mattino è perfezione pura con gli abbaini e le persone che ci guardano addormentata da dietro le finestre. Abbiamo appena preso un caffè al Caffè Bodoni, angolo di panna e di dolcezza, e ci ricordiamo di quell’articolo di Provasoli che è stato tra i primi pubblicati qui su Le strade di Torino e in cui sfido io una (o un) Torinese a non essere entrati almeno una volta per curiosare. Io qui ci ho comprato il mio vestito della festa dei 18anni… che Piccole Donne mi facevano un baffo.

Dal Conservatorio decidiamo di dirigerci verso Valdo Fusi perché è qui che si trova una delle mie strade preferite, la cortissima via Nino Costa con l’Hotel Victoria e la sua meravigliosa Spa; ci siete mai stati?
Ma questa postazione è anche amatissima da Fabio per i suoi shooting di finestre perché Palazzo Affari, sede della Camera di Commercio di Torino, è un meraviglioso esempio dell’architettura di Carlo Mollino e della sua spregiudicatezza; un grande corpo vetrato sospeso a un pilone centrale. La facciata è caratterizzata da lati convessi ed è in vetro e alluminio. Ma Valdo Fusi è un posto speciale anche per gli skater e per il palazzo del Museo di Scienze Naturali, chiuso purtroppo dal 2013, ma che con la sua architettura del XVII secolo ad opera di Amedeo di Castellamonte ci rassicura e ci fa capire che siamo a Torino anche se potrebbe non sembrare.

Da qui è impossibile non infilarsi nel cortile di Palazzo Costa Carrù della Trinità, ossia nel cortile su cui affacciano sia i Magazzini Oz, sia il Circolo del Design. Luoghi entrambi amatissimi di noi Strade. Da Magazzini Oz potete andare dal mattino alla sera per la colazione, il pranzo o la cena, tra l’altro hanno rifatto il menu questo inverno con l’aiuto di chef Federico Zanasi di Condividere. Ma io lo amo anche perché hanno il caffè buono e al pomeriggio ci si può fermare a lavorare al computer indisturbati.

Una volta superato il Circolo del Design era tempo di natura e quindi di parchi, di cui Borgo Nuovo è ricchissimo. Ci sono i Giardini Cavour, retroscena dei nostri shooting per Aramù, ma anche di innumerevoli botellón e amori estivi (vi vediamo!) entrambi in età adolescenziale ovviamente! I Giardini Cavour, insieme all’aiuola Balbo e piazza Maria Teresa occupano oggi lo spazio che occupavano gli antichi bastioni della città Seicentesca e che vennero chiamati Giardini dei Ripari. La bellezza dei giardini non deriva solo dalla loro forma e pendenza, ma anche dalle palazzine ottocentesche che vi si affacciano: tra cui il Palazzo Biscaretti di Ruffia, il Convento delle Monache sacramentine e la scuola elementare Tommaseo. Punto focale del giardino è uno splendido e monumentale esemplare di platano centenario alto 35 metri e dalla chioma di 28 metri.

Altro punto di fuoco di questa zona è la piccola chiesa di San Michele Arcangelo e, naturalmente, CAMERA Torino, lo spazio espositivo della città in cui la fotografia è protagonista! E che noi amiamo tantissimo.

Arrivati al fondo, quindi al Po, è ora tempo di ritornare e di risalire per quella via Mazzini di cui parlavamo prima, centro focale e cuore commerciale della zona. Iniziamo con TOC per il cioccolato di qualità. Di TOC ci siamo innamorate per la cioccolata calda (la trovate in questo articolo) e per i gianduiotti, dai gusti non banali e con quel nome, Paltò, che ci abbraccia e ci riscalda al solo pensiero.

Risalendo troviamo quella pazza scatenata di ZsaZsaZsu che ogni giorni ci scatena la fantasia per la moda con i suoi balletti di prova su Instagram e Laborlimae, laboratorio di restauro e luogo creativo in generale. Ma anche AmPias dove quando è stagione trovate i funghi fritti e dove troverete piatti piemontesi e rivisitazioni francesi per rendere la vostra pausa pranzo qualcosa di molto originale. Giriamo brevemente in via Fratelli Calandra per vedere la vetrina di InternoCortile e per salutare la splendida Maria Vittoria, aka Mavì, e visitare la sua bottega di vestiti sartoriali.

Il tempo stringe per noi, ma di scoperte da fare ce ne sono tante. C’è la moda sostenibile e senza tempo di La Camera Incantata che non aspetta altro che di essere provata, c’è il nostro salotto del cuore Il salotto buono dove Isa sa organizzare le migliori cene e le migliori feste. C’è la pizza di Massimiliano Prete e il suo Sesto Gusto. Ci sono Creative Cables e Bottega Velasca per quando ti piglia il bisogno di luce o di calzatura (da uomo).

Borgo Nuovo a Torino è piccolissimo come metratura, ma è in realtà immenso se si inizia a guardare dentro i cortili e a esplorare quello che si nasconde dietro una porta, dietro una finestra e dietro due occhi che sorridono e ti invitano a entrare. Come sempre ci troverete a piedi in giro per queste strade. Speriamo di trovare anche voi!


All images © 2022 Fabio Rovere, Erika Mazzei, Lucrezia Nebbia, Valentina Arba